Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Honda miglior MotoGP del 2019 e con largo margine, questo il verdetto del nostro sondaggio. Quasi quattro lettori su dieci ne sono convinti. Poi Yamaha, che sfiora il 30 per 100 delle preferenze, quindi Ducati al terzo posto e infine, staccatissima, ecco la Suzuki. Che questo fosse il sondaggio più difficile lo avevamo anticipato: è sempre problematico separare il binomio moto+pilota analizzando i meriti dell'uno separatamente dai meriti dell'altro, e questa volta, con Márquez mattatore solitario, era forse impossibile. Tant'è vero che tra i lettori sono nate discussioni molto accese.
Per qualcuno - come dargli torto? - la moto migliore è semplicemente quella che vince: la Honda ha intascato pure il titolo costruttori, non c'è storia. Per altri invece la migliore è quella più facile da portare al limite. È un ragionamento rispettabile anche questo, che, mentre punisce la Honda (criticata dai "malcapitati" piloti Crutchlow e Lorenzo), esalta la Yamaha a scapito della Ducati, che tanto facile da guidare ai vertici evidentemente non è.
Si capisce, alla fine, che della Honda sia stata apprezzata la serie delle vittorie, la cresciuta potenza del motore, l'adattabilita alle gomme e alle piste, l'agilità. Della Yamaha è piaciuto soprattutto l'equilibrio dinamico, la qualità che l'ha resa spesso velocissima nelle mani dei suoi piloti (chi più e chi meno) e mattatrice delle qualifiche con il rookie Quartararò. E tutto questo nonostante il deficit di potenza.
La Ducati finisce al terzo posto, esattamente come è successo nel campionato costruttori, dove per soli tre punti è dietro alla Yamaha. La rossa ha pagato gli arcinoti limiti di guidabilità, che l'hanno rallentata soprattutto nella seconda metà del campionato. Infine la Suzuki resta fuori dal podio perché per i nostri lettori è difficile da valutare: i suoi piloti non hanno trovato continuità.
Non perdetevi il sondaggio di domani!