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ESTORIL – Era il grande favorito della vigilia e Jorge Lorenzo non ha tradito le attese, nonostante un avvio prudente. Ma all’Estoril lo spagnolo è praticamente imbattibile e quando si è tranquillizzato, ha preso un buon ritmo ed è diventato irresistibile. Così è arrivato l’ottavo successo stagionale, 15esimo podio di questa sua stagione straordinaria.
«Non vincevo da sei GP, ma ero comunque quasi sempre salito sul podio. A volte – ci tiene a sottolineare lo spagnolo – molto dipende dalle circostanze: questo è un circuito che mi è sicuramente favorevole. E’ stata una gara difficile per tutti, perché nessuno poteva sapere come si sarebbe comportata la moto con le gomme da asciutto. Nel giro di ricognizione, ho visto che c’erano delle chiazze di umido e per questo ho iniziato prudente, per capire il limite. Quando Rossi mi ha superato pensavo che sarebbe stata una gara difficile, perché lui rischiava più di me per prendere un po’ di vantaggio. Sono stato calmo, ho preso un buon ritmo, l’ho raggiunto e l’ho passato: pensavo rimanesse con me, invece sono riuscito a conquistare un buon margine. Settimana prossima si corre l’ultima gara a Valencia: come sempre cercherò di vincere, ma l’importante sarà non farsi male…».
Con Casey Stoner finito a terra al quarto giro, mentre si trovava in terza posizione, l’ultimo gradino del podio è stato conquistato da Andrea Dovizioso, che ha battuto per 59 millesimi Marco Simoncelli. Una sfida che ha ricordato i tempi delle minimoto, con i papà, Antonio Dovizioso e Paolo Simoncelli, che si sono poi abbracciati nella corsia box. Ma Andrea e Marco non si amano alla follia, come confermano le parole, forse un po’ esagerate, del pilota della HRC.
«La posizione è buona, ma il distacco dal primo (26”475) è un po’ troppo elevato, perché noi dobbiamo giocarci la vittoria e, in futuro, anche il campionato. La lotta con Simoncelli è stata bellissima, ma dico così solo perché gli sono arrivato davanti; in realtà, non è mai troppo divertente trovarselo vicino. Sono contento per la reazione che ho avuto dopo la brutta sbandata (al 12esimo giro, nda): avevo un sacco di problemi con l’anteriore, ma sono riuscito a riprendere a girare con un buon ritmo. Simoncelli lo conosco dal ’95, dai tempi delle minimoto: la sua aggressività e il suo modo di guidare non sono mai cambiati, ma è comunque bello ritrovarsi adesso, a 15 anni di distanza, a lottare in MotoGP. Nell’ultimo giro mi ha passato al tornante in salita, ma io sono uscito più veloce dall’ultima curva e sono riuscito a ripassarlo».
Simoncelli si gode un risultato davvero positivo, conquistato mantenendo un ritmo pressoché costante dall’inizio alla fine: un passo in avanti rispetto al passato.
«Sono veramente contentissimo per la gara, ho fatto quasi tutto giusto, riuscendo a essere costante anche nella seconda parte di gara. Dovizioso era un pelo più veloce in rettilineo, ma pensavo di riuscire a batterlo. Invece, nell’ultimo giro sono uscito leggermente più piano dall’ultima curva: ho fatto un piccolo errore e mi ha fregato per poco. Sono comunque felice, anche se c’è un po’ di rammarico per il podio sfumato. Nelle ultime gare abbiamo fatto dei bei passi in avanti, anche se dobbiamo migliorare un po’ io, la moto, l’elettronica per provare a salire sul podio».
Per quanto riguarda il 2011, il team di Lucio Cecchinello ha annunciato ufficialmente l’ingaggio di Toni Elias, campione del mondo della Moto2, mentre Randy De Puniet sta cercando un accordo con il team Pramac-Ducati per affiancare Loris Capirossi. Al momento, la squadra italiana ha i soldi per una sola moto, ma interverrà quasi sicuramente San Carmelo Ezpeleta a metterci una pezza: non può permettersi di perdere un’altra moto nella prossima stagione.
Ascolta gli audio integrali delle interviste a Dovizioso e Simoncelli nel box in alto a sinistra.