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“Spero di essere al 100% per il gran premio di casa a Le Mans” - Fabio Quartararo sta già lavorando sodo dopo l’operazione al braccio destro per ridurre le conseguenze della sindrome compartimentale. Già nel 2019 era finito sotto i ferri per la stessa ragione, ma è consapevole che il suo è un problema ormai comune alla maggior parte dei colleghi. Tanto da ritenere di aver individuato anche la causa: l’evoluzione delle gomme. “I problemi all’avambraccio –ha spiegato – c’entrano con l’evoluzione delle gomme. Si consumano molto meno rispetto al 2019, si va sempre forte, e questo si fa sentire sulle braccia. Fisicamente penso che questo sia l’unico limite su una MotoGP. In gara è necessario essere molto regolari ed in qualifica è fondamentale non sbagliare nulla”. Tensione che non si può abbassare mai, quindi, con le sollecitazioni a cui sono sottoposte le braccia che, a lungo andare, stressano e stimolano la muscolatura fino a trasformarsi, appunto, nella sindrome compartimentale. L’intervento chirurgico è, almeno al momento, l’unica soluzione, ma si tratta di un intervento ormai quasi di routine che non condiziona in maniera marcata le performance. Il mondiale di fabio Quartararo, insomma, è tutt’altro che finito.