Fase 2. A Misano piloti in pista. Prove... di normalità

C’erano Mattia Pasini e Michele Pirro, Lorenzo Savadori e Niccolò Bulega, insieme a Matteo Ferrari, Enea Bastianini. Grande assente: Valentino Rossi
15 maggio 2020

Da guanti e casco a guanti e mascherina. Non è stato il più comune dei ritorni alla normalità - come testimoniano le storie Instagram pubblicate da chi c’era - ma è stato comunque un ritorno. Atteso, voluto e, finalmente, realizzato. E non è poco di questi tempi. Il riferimento, è chiaro, è alla riapertura del marco Simoncelli World Circuit di Misano, che oggi ha ospitato circa 13 piloti, tutti residenti in Emilia Romagna, per una giornata di allenamento in pista. C’erano Mattia Pasini e Michele Pirro, Lorenzo Savadori e Niccolò Bulega, insieme a Matteo Ferrari, Enea Bastianini, Luca Bernardi, Alessandro Del Bianco, Lorenzo Gabellini, Giacomo Mora, Andrea Natali, Massimo Roccoli e Luca Vitali. Tredici i tutto quelli che hanno voluto rispondere presente alla chiamata della FMI e del circuito che porta il nome del Sic.

 “Siamo emozionati - hanno detto all’unisono il presidente della FMI, Giovanni Copioli, insieme al presidente della Santa Monica Spa Luca Colaiacovo e al Managing Director MWC, Andrea Albani - perché è una giornata speciale e ascoltare questo rumore, annusare gli odori della pista è una vera e propria iniezione di energia positiva. I piloti sono euforici, speriamo davvero presto di poter ricominciare con i programmi sportivi di un calendario che attende di svolgersi per entusiasmare gli appassionati di tutto il mondo”.
 

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Numeri limitatissimi di accompagnatori, dispencer per la pulizia delle mani, mascherine, distanze fisiche, tutti si sono impegnati a rispettare i dovuti accorgimenti, ma allo stesso tempo tutti con addosso una grande emozione ed una gran voglia di ripartire a tutto gas.

La giornata ha visto anche il debutto del nuovo asfalto, la cui stesura è avvenuta subito prima del lockdown. Unanimi i commenti positivi dei piloti oggi in pista, che hanno comunque dovuto fare i conti con condizioni non ancora perfette dovute proprio al fatto che i lavori sono finiti da pochissimo tempo.

“Il progetto – si legge sul sito del Marco Simoncelli World Circuit - è stato affidato a MCI Infrastructures Engineering di Milano, il cui team è diretto da Maurizio Crispino (ingegnere e Ordinario di Strade, Ferrovie ed Aeroporti al Politecnico di Milano). Impresa esecutrice Arletti di Modena, fornitore dei materiali Frantoio Fondovalle di Bologna, controlli a cura del laboratorio Geothema di Venezia. Per scegliere i materiali da utilizzare sono stati allestiti ben sette ‘campi prova’: si tratta di aree pavimentate di circa 200 mq l’una, che riproducono tratti di pista utili ad effettuare varie prove tra cui le misure di aderenza e a definire così sia la composizione della miscela in grado di erogare le prestazioni volute sia la modalità esecutiva. Ai materiali sono stati richieste prestazioni molto spinte ed elevata durabilità. Gli aggregati lapidei sono stati acquisiti in Sicilia, trasportati a Ravenna via nave e poi trasferiti su automezzi agli impianti di Bologna per la lavorazione. Per la prima volta al mondo, sono stati utilizzati in un circuito anche degli aggregati artificiali, provenienti dalla produzione dell’acciaio”.