Fenati: "Con il titolo in tasca potrei pensare alla Moto2"

Fenati: "Con il titolo in tasca potrei pensare alla Moto2"
Diciotto anni, tre vittorie in 39 GP disputati, un talento straordinario, una grande determinazione, la voglia di imporsi, idee chiare: Romano Fenati è senza dubbio la più grande speranza del motociclismo italiano | G. Zamagni
30 maggio 2014

Diciotto anni, tre vittorie in 39 GP disputati, un talento straordinario, una grande determinazione, la voglia di imporsi, idee chiare: Romano Fenati è senza dubbio la più grande speranza del motociclismo italiano. «A Romano non ho molto da insegnare, è già a un livello altissimo» è la consacrazione di Valentino Rossi, il suo “datore” di lavoro, convinto che Fenati possa raggiungere obiettivi importanti. Ne sono convinti tutti quelli che gli stanno a fianco, a cominciare da Rossano Brazzi, il suo capo tecnico, uno che in passato ha lavorato e vinto con Luca Cadalora, Loris Reggiani, Valentino Rossi, Marco Melandri, Manuel Poggiali e tanti altri ancora. «E’ fortissimo, è un animale da gara» sottolinea Rossano, evidenziando la migliore qualità di Romano, mai velocissimo in qualifica, ma sempre in palla la domenica.

Prima di iniziare con le curiosità dei lettori di Moto.it, la mia tradizionale domanda. Romano, nel motociclismo conta di più il talento, il coraggio o la tecnica?
«Io credo che correre nel motociclismo sia soprattutto una passione che hai o non hai dalla nascita: non è che arrivi a 40 anni e dici, “caspita, avrei potuto fare il pilota…”. Se nasci con l’amore per le moto, in qualche odo ti procuro un mezzo a due ruote, anche un “moschito”; poi, per trasformare la passione in lavoro ci vuole tanta dedizione e coraggio, unito però all’intelligenza di arrivare al limite e di non oltrepassarlo. E per correre in moto devi anche sapere di matematica, per contare i “Jolly” che ti giochi ogni domenica…».


Bene. Avanti con le domande dei lettori, che Romano legge personalmente.
1)PASSODELLUMESPENTO: innanzitutto complimentoni, ci stai facendo divertire da matti! Che tipo di allenamento fai durante l’inverno e tra una gara e l’altra?
«Intanto grazie dei complimenti! Faccio del “crossfit” in palestra assieme al mio preparatore atletico Guido De Vincentis».

Scusa Romano, cos’è il “crossfit”?
«E’ una nostra idea: portare al limite il proprio corpo. Abbiamo fatto una maglietta con la scritta: “Noi non usiamo macchine, le costruiamo”, con esercizi con bilancieri o alla sbarra. E’ bello e molto difficile, ogni allenamento è faticoso».

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2) GIORD@NICO: Come concili lo studio con le moto? Hai lasciato definitivamente o studi quando puoi? Credi che il tuo pacchetto ti possa consentire di vincere il mondiale di Moto3?

«Faccio la quarta liceo linguistico in una scuola privata. Fortunatamente, fin da quando ero piccolo, ho la dote di stare attento in classe e di seguire bene quello che spiegano le professoresse e i professori: così posso non studiare troppo a casa e riesco a conciliare la scuola con le gare di moto. Per quanto riguarda il “pacchetto” a mia disposizione, credo, sono convinto che il mio sia un buon team: siamo solo alla sesta gara, ma credo che ci possiamo divertire…».

A proposito: cosa è successo a Le Mans, quando sei stato costretto al ritiro per problemi tecnici?
«Qualcosa di non prevedibile (problemi elettrici, NDA): fortunatamente il motore è ancora utilizzabile (anche in Moto3 i propulsori sono contingentati, 6 per i 18 GP, NDA)».


3)MARCO.MARIN: A questi livelli, è difficile controllare la tensione e lo stress o non ci fai più caso? A voi piloti professionisti è concesso guidare moto fuori dai circuiti o avete dei limiti contrattuali? Domanda scherzosa: non vi distraggono tutte quelle belle ragazze nel paddock?
«Di stress ce n’è tanto, è abbastanza difficile da controllare: dall’esterno è difficile capirlo, ma ci sono tante tensioni da gestire, si accumulano i problemi. Io credo che tutti, anche i piloti più maturi sentano ancora la tensione: bisogna essere bravi anche in questo. Io personalmente posso guidare una moto anche su strada, ma credo che dipenda dal contratto di ciascun pilota: il mio me lo permette. Per quanto riguarda le ragazze: no, nessuna distrazione».

Romano ride, si guarda in giro come uno che sa di aver detto una cosa poco credibile…
«Anzi sì, ti distraggono! Dai, diciamo solo un po’…».


4) AKIRARYO71: Quanto pesa lo zero di Le Mans) Resti in Moto3 o pensi già a fare il salto in Moto2 il prossimo anno? Meglio farlo con il titolo in tasca…
«Lo zero di Le Mans pesa molto soprattutto dentro di me: per me, portare la moto al traguardo, fargli vedere la bandiera a scacchi, indipendentemente dalla posizione, è una questione d’onore. E’ sempre stato così, fin da quando ho iniziato a correre. Naturalmente pesa anche per la classifica, soprattutto perché ha vinto Miller, il capoclassifica del campionato. Alla Moto2 non penso: per il momento mi interessa solo il GP del Mugello, al massimo guardo fino a Barcellona. C’è tempo per pensarci: certo, con il titolo in tasca si potrebbe ragionare meglio…».

spero proprio di arrivare a sfidare Marquez in MotoGP. Mi piacerebbe molto anche trovarmi in gara con Valentino: per me sarebbe un onore


5) ANDREA90XX: Ti ci vedi tra un paio di annetti a lottare contro Marquez?

«Se tutto va bene sì: spero proprio di arrivare a sfidare Marquez in MotoGP. Mi piacerebbe molto anche trovarmi in gara con Valentino (Rossi, NDA): per me sarebbe un onore».


6) JEANS55: Pensi in futuro, dopo questo contratto, di rinnovare con il team SKY VR46 se il team si svilupperà in Moto2? Credi di avere la possibilità mentale di crescere come Marquez, o gli spagnoli hanno qualcosa in più?
«Per il futuro vale quello che ho già detto a Akyraryo71: è ancora troppo presto per una simile decisione. Per quanto riguarda gli spagnoli, è clinicamente testato che sono uguali agli italiani, cambia solo il paese di nascita e di residenza… Insomma, non sono né così lontani né imbattibili!».


7) STEFANO.BRUMANA: cos’ha la tua KTM attuale che non aveva la Honda dell’anno scorso? Comunque nel 2014, l’HRC ha ridotto il gap: le gare di Moto3 sono un vero spettacolo per chi guarda, chi guida non può permettersi la minima sbavatura! 2) Come te adoro gli AC/DC: qual è la loro canzone che ti “gasa” di più prima di salire in moto?
«Gli adesivi “KTM”… No dai, è tutta un’altra moto, ma è difficile fare un paragone tra le due, sono completamente differenti… Per noi che gareggiamo sarebbe meglio una lotta tra KTM, come era l’anno scorso, ma la realtà è che la Honda quest’anno va fortissimo e ha un ottimo telaio».

Ma la Moto3 è una bella categoria?
«Sì, molto, è una formula azzeccata, il pilota può mettersi in evidenza. Le canzoni degli AC/DC mi piacciono tutte, non ce n’è una in particolare che ascolto prima di salire in moto».


Per chiudere, un’altra domanda “tradizionale” per questa rubrica: C’è una domanda che ti viene fatta continuamente alla quale non ne puoi più di rispondere?
«Sì, quella sul 2013».