Fenomeno Rossi. In pista e fuori

Fenomeno Rossi. In pista e fuori
Per alcuni come pilota aveva imboccato la fase calante, ma il miglior tempo a Jerez ha eliminato i dubbi sulla sua condizione di prepensionato di lusso. E confermato che Rossi conserva un grande potere mediatico
25 marzo 2013

Punti chiave

Un giro veloce e tutti tornano a parlare di Valentino Rossi. Normale, dopo due anni disastrosi in Ducati che hanno sollevato dubbi sulle sue capacità tecniche e di pilota, che hanno tolto il tappo a critiche mai sopite nonostante anni di grandi risultati. Detrattori e difensori a darsi battaglia, con questi ultimi che ritrovano argomenti per mettere a tacere i primi. La prestazione migliore nella seconda giornata di test MotoGP a Jerez (1'39.525), che si concluderanno questo pomeriggio, è significativa perché si tratta del tempo più basso staccato negli ultimi cinque anni. Il record assoluto spetta a Lorenzo, con 1'38.189 ottenuto nelle prove ufficiali del 2008. Lo stesso Rossi ha dato un'importanza relativa al risultato, ben sapendo che si tratta di test, che il suo tempo potrebbe già essere superato oggi e che sul bagnato, appena il giorno prima, Lorenzo gli aveva rifilato due secondi di distacco.


Ma la zampata c'è stata e lascerà il segno, in lui soprattutto ma anche nei suoi avversari. Analisi tecnica della prestazione a parte è l'aspetto mediatico di questa prestazione ad avere superato il risultato in sé. Dimostrando ancora una volta come Valentino sia un personaggio costantemente sotto i riflettori, personaggio nazional popolare magari, ma pur sempre il campione che ha riportato il motociclismo ai massimi livelli di attenzione televisiva. Le grandi difficoltà patite da Rossi ad Austin sono dimenticate, i distacchi sofferti in due anni con la Ducati pure. Rossi è ritornato in prima fila nello schieramento di partenza e nei palinsesti di Tv, radio e web. Il quinto posto di Felipe Massa al GP di Sepang di ieri è passato in secondo piano, e si tratta pur sempre della Ferrari.

Rossi testimonial dell'ultima campagna Opel Adam
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Nessun pilota prima di lui aveva avuto tanto spazio al di fuori dei mondo della moto. Certo, c'era stato Agostini protagonista di fotoromanzi e visto in qualche film, ma poi più nulla. I nuovi media hanno aiutato a far crescere la notorietà di Rossi, però un grande merito spetta alla sua capacità di comunicazione, alla sua facilità di interagire anche con chi di moto mastica poco. Fra i piloti del mondo dei motori è largamente in testa per follower su Twitter, davanti ad Alonso come a Lorenzo, Italia 1 ha fatto record di ascolti e pubblicitari quando vinceva e per anni è stato corteggiato dalle aziende, come testimonial di prodotti da lanciare prima ai più giovani e poi agli adulti. Vedi l'ultima campagna Opel Adam.
Comunque la pensiate il 34enne di Tavullia resta al centro dell'attenzione e delle discussioni degli appassionati.