Filippo Preziosi risponde ai lettori di Moto.it: "Il pilota fa la differenza"

Filippo Preziosi risponde ai lettori di Moto.it: "Il pilota fa la differenza"
Dopo quanto successo ad Hayden, rallentato dal mal funzionamento del sistema elettronico, molti lettori di Moto.it si sono scatenati: “ma come, non è più il pilota a guidare?” Ecco la risposta dell'ingegnere Ducati | G. Zamagni, Estoril
7 maggio 2012

Punti chiave

Dopo quanto successo in gara a Nicky Hayden, rallentato dal mal funzionamento del sistema elettronico, che pensava che la moto fosse in un punto quando era da tutt’altra parte, molti lettori di Moto.it si sono scatenati: “ma come, non è più il pilota a guidare?” è stato il commento più pacato. L’ingegnere Filippo Preziosi, direttore tecnico di Ducati, spiega cosa è successo e assicura che è sempre il pilota a fare la differenza.

Tutte le Case motociclistiche che competono nei GP, “acquisiscono” il circuito e quindi ne conoscono l’altimetria e il “banking” (pendenza, NDA), sapendo se c’è salita, discesa, un piano inclinato o meno. Questa formazione viene passata alla centralina, per cui quando il pilota dà tutto gas, se, per esempio, sta percorrendo un tratto in salita, la moto tende a impennare di più e, quindi, si decurta una

Se si guarda quello che fanno i piloti in pista, si vede la differenza!

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maggior quantità di potenza, se è in discesa meno. La stessa cosa si fa per il banking delle curve. Questa informazione viene aggiornata giro dopo giro mediante il passaggio sul traguardo. All’Estoril ci sono delle caratteristiche particolari: abbiamo avuto un inconveniente per il quale la centralina pensava di essere in un punto diverso della pista rispetto a quello dov’era in realtà e quindi tutte le tarature che erano state fatte dall’elettronico, seguendo le indicazioni del pilota – per cui il pilota è molto importante che dia le indicazioni giuste, perché l’elettronico fa le tarature in base alle sue richieste -, erano completamente fuori fase.

Quindi, ancora una volta, bisogna riconoscere ad Hayden la grande professionalità, perché nonostante avesse una moto che faceva cose non perfette come lui l’aveva messa a punto, ha girato in tempi ragionevoli, visto l’inconveniente che aveva, portando a casa dei punti e finendo la gara. Ci dispiace molto per quello che è successo”.


Comunque è sempre il pilota a guidare la moto, se ci sale Giovanni Zamagni non fa quello che fanno loro…
“Se si guarda quello che fanno i piloti in pista, si vede la differenza!”.

 

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