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Nel 2022, KTM ha conquistato due vittorie, il quinto posto in campionato con Brad Binder e il secondo nella classifica delle squadre. “Dobbiamo partire da questo: è un piccolo dato che non fa statistica, ma è un qualcosa che ci deve dare motivazione. Per quanto riguarda i dati più concreti, i risultati di ogni singola gara, ci danno molti spunti: la moto ha margine di miglioramento sotto tutti i punti di vista. L’aspetto principale è migliorare la qualifica: adesso è importante capire cosa dicono i piloti che arrivano da altre Case, perché i nostri hanno corso in MotoGP solo con KTM”.
Per il 2023 saranno tante le novità dentro al box KTM, ma nonostante alcune voci, Dani Pedrosa continuerà nel suo ruolo di collaudatore, al di là di essere stato ingaggiato da DAZN (Spagna) come commentatore tecnico.
“Andiamo avanti un altro anno, stiamo discutendo di fare due wild card nel 2023, fondamentali sia per capire meglio alcuni aspetti sia per motivare la squadra sviluppo. Stiamo valutando quali saranno i due GP, sarebbe bello abbinarli anche al lunedì di test dopo la gara”.
“A Valencia si è visto un ibrido: un motore con specifiche 2023, una carena nuova e un telaio leggermente differente nelle geometrie e nelle rigidezze. In un solo giorno puoi provare poco, ma siamo abbastanza ottimisti su quello che è emerso. Il nostro è un progetto ancora molto giovane, siamo partiti solo sei anni fa: dobbiamo crescere come organico, sia come quantità sia come qualità”.
Perché KTM ha puntato su Jack Miller e Pol Espargaro? Guidotti è molto chiaro nella sua spiegazione. “Negli anni, Miller non ha dimostrato di poter vincere un campionato, ma ha dimostrato di essere veloce, è un pilota che fa squadra e dà il 100% in ogni condizione, non si risparmia mai: per noi è un aspetto fondamentale. Lui si è sentito molto valorizzato nella possibilità di correre altri due anni per una squadra ufficiale”.
Su Espargaro: “E’ andato via da KTM, ma i rapporti con lui non si sono mai interrotti. Anche lui da sempre il 110%, si è sempre dimostrato molto disponibile a fare un certo tipo di sviluppo, anche durante il fine settimana di gara”
Guidotti poi ci tiene a sottolineare come KTM, al contrario di quello che si dice, è molta attenta ai piloti: “Siamo l’unica Casa che li segue dalla Rookies fino alla MotoGP, facciamo crescere i nostri giovani. Ma per andare avanti bisogna volerlo in due, in alcuni casi non è successo (Gardner e R.Fernandez, nda).
Con Francesco si parla anche di Marc Marquez, legato alla Honda fino all 2024. Potrà mai arrivare in KTM, considerando anche il rapporto con lo sponsor comune tra pilota e Casa Austriaca?
“Non è proprio fantamotociclismo: quando un campione come Marquez parla come ha parlato, è chiaro che si rende disponibile quantomeno a un confronto. A febbraio compie 30 anni: gli ultimi anni di carriera sono fondamentali per arrivare all’obiettivo dei 10 titoli. Vorrà sicuramente avere una moto competitiva: speriamo che la KTM diventi appetibile per lui e per altri piloti”.