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Gioie e dolori di essere dei colossi. Quando una Casa è grande come Honda (ammesso che ce ne siano...) gli può capitare di ridere e piangere nello stesso weekend. Di ridere, perché nel leggendario teatro di Monza c'è un Pierre Gasly che con l'italiana AlphaTauri spinta da motori Honda vince il suo primo GP in Formula 1, e da piangere, fra virgolette, perché la situazione del suo pilota numero uno in MotoGP, Marc Marquez, pare essere più complicata di quanto non si pensasse.
Gasly, pur giovane ed entusiasta, si dimostra anche molto attento agli aspetti più generali del suo sport. Che, al momento, soffre un po' di assenza di quello spettacolo che invece non manca in MotoGP, dove Dorna ha svolto un grande lavoro con questo specifico obiettivo, a costo di sacrificarne gli aspetti tecnici.
"La F1 manca di sorpassi come in MotoGP" ha detto Pierre. "Non sto dicendo che le nostre gare siano noiose; il punto è che vorrei vedere le vetture più vicine, in gara. Anzi, vorrei che ci fossero più duelli e battaglie come in MotoGP, categoria che ritengo molto spettacolare."
Gasly segue la MotoGP con grande attenzione, e non solo per necessità professionale, ma conosce bene i piloti essendo da lungo tempo un fan delle due ruote. "Sono un tifoso di Rossi fin da bambino. Valentino e una specie di eroe, per me: ha uno stile di guida aggressivo, e mi piace per i sorpassi e le frenate. Fra i più giovani mi piacciono molto Quartararo e Miller - in particolare conosco Fabio, ho avuto modo di parlargli in diverse occasioni."