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Agostini è vivo e vegeto. Ieri era circolata su FB la voce che purtroppo se ne fosse andato, chissà come è nata. E Giacomo risponde al telefono con spirito.
“Pensavo mi chiamassi per un’altra brutta cosa. Roba da pazzi, la notizia è partita dalla Spagna, da un vecchio giornalista che tu conosci; non l’ha fatto per cattiveria, è sempre stato un amico, si sarà rincoglionito. Mi hanno chiamato dalla Francia, hanno chiamato Maria dalla Spagna, mia moglie, e piangevano. Lei ha dovuto rassicurarli: macchè, è qui con me, te lo passo, sono qui stai tranquillo. Dicono che ti allunga la vita…”.
Parliamo del campionato? Ti piace?
“Il campionato è bello, anche se sono sempre contro tutta questa tecnologia, vedi piloti che non possono dare tutto perché l’abbassatore non si è attivato, e mille bottoni da schiacciare, la tecnologia ci vuole ma vorrei che il pilota avesse ancora il suo ruolo... Guarda Bastianini, una gara della Madonna e poi sparisce. Chi è bravo, il pilota, la squadra, cosa? Ti squalificano perché la gomma è andata giù di pressione… una cosa che per me non ha senso, ma forse sbaglio. È una gara di regolarità o velocità? Ho parlato anche con la Federazione e mi danno tutti ragione, ma poi, forse lo fanno per rispetto, perché sono anziano… Le nuove regole: via gli abbassatori, certo. Noi ci buttavamo un po’ più avanti col peso, mica schiacciavamo un bottone. Non con la MV che non si impennava, ma con la Yamaha sì. Questa è la cosa che non mi piace. Anche Freddie Spencer mi dà ragione, ma poi non cambia nulla. Ho parlato con gli ingegneri della Ducati e mi hanno detto sì, ma se togliamo l’elettronica queste moto non le guidi più! Allora vedi che il pilota conta sempre meno? Amo questo sport e vorrei che il pilota contasse davvero…”.
Bagnaia contro Martin, bel finale...
“Sono entrambi veloci, Bagnaia è più tranquillo, più attento ala messa a punto. L’ho detto anche a lui, mi piace come usa le prove per preparare la gara. Se entri e cerchi il tempo, la testa è orientata solo lì. Mi piace perché lo facevo anch’io. La moto mi piaceva quando era a posto. Una volta alla MV scambiai la moto con Mike Hailwood, ho preso la sua e mi pareva un bastone duro, la mia un gioiello; l’ho fatta provare a lui e lui andava uguale, stesso tempo. Non capiva un cazzo ma andava fortissimo, gran manico"
Piloti che ti somigliano?
"Roberts gran manico ma no, Lawson abbastanza preciso, attento in tutto e vinceva anche per questo. Poi Cadalora molto tecnico. Ma anche Read non era male, non così fine ma era abbastanza attento. E Saarinen: lui era anche un tecnico, la moto la metteva a posto lui, era molto bravo anche lì”
Marquez: come lo vedi e come vedi la scelta della Ducati per il 2025?
“Quando hai la possibilità di avere Marc Marquez come fai a dire di no, otto volte campione del mondo… Poi è andata anche bene, avremo due bravi piloti all’Aprilia, due alla KTM. Non sarà tutto Ducati, con tutto il rispetto, e lo spettacolo ci guadagna. Oggi? Credo che ci sia poca differenza fra la 23 e la 24, ma alla fine perde per due secondi... Cade tanto, questo sì, troppo, ma lui mi dice che deve sopperire alla moto. Come sarà la convivenza? Penso che i due non urleranno: l’avversario è quello, che sia nel tuo team o in un altro team, se la moto è la stessa possiamo odiarci comunque. Gli odi sono indipendenti dalla squadra, ci si odia anche in squadre diverse come fecero MM e Valentino. Ognuno vorrà vincere. Non finirà a scintille, penso di no, certo che sarà un po’ più fastidioso per Bagnaia averlo nello stesso box, con lo stesso materiale, gli stessi ingegneri…”
Giapponesi: hanno perso la strada?
“Non capisco come possano averlo fatto Yamaha e Honda, con le loro dimensioni. Forse hanno sbagliato, o forse i vertici sono meno interessati… La tecnologia non gli manca, la Honda vince con il suo motore in F1, forse è calato l’interesse. So che la Yamaha sta lavorando, speriamo. Ma certamente quello che conta è avere le teste giuste”