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Nel panorama assicurativo italiano, Prima Assicurazioni si è imposta come un attore rivoluzionario grazie a un approccio fortemente basato sulla tecnologia e sull’analisi dei dati. Oggi, la sua quota di mercato è in forte crescita nel settore moto, e può vantare una presenza consolidata nel mondo delle sponsorship e delle competizioni.
Giulio Apostolo, il suo Direttore Commerciale, ci racconta come la insurtech ha conquistato i motociclisti italiani, il valore strategico della sponsorizzazione del team Prima Pramac Racing in MotoGP e il legame profondo tra il mondo delle corse e quello delle assicurazioni.
Può descriverci brevemente la mission di Prima e i suoi valori fondamentali?
Prima Assicurazioni è la tech company che opera in Italia come agenzia assicurativa specializzata in polizze auto, moto, furgone, casa, famiglia e infortuni che ha rivoluzionato il mercato assicurativo italiano grazie a tecnologia, digitale e strategia data-driven. Prima ha oltre 4 milioni di clienti attivi in Italia, è leader del mercato motori online con circa il 40% di quota, e attiva offline con una rete di oltre 1.500 intermediari diffusi su tutto il territorio nazionale. Il nostro obiettivo è creare valore per tutto il mercato assicurativo italiano, offrendo prezzi competitivi e una user experience eccellente.
Qual è il posizionamento di Prima nel mercato assicurativo italiano e quali sono i vostri principali punti di forza?
In soli dieci anni, con una crescita solida e senza precedenti per il settore, siamo diventati il quarto player in assoluto per portafoglio motori, con una quota di mercato totale pari a circa il 10%. Prima è stata tra le prime società insurtech del settore che ha iniziato a utilizzare la tecnologia per raccogliere i dati, e a trasformarli in informazioni, creando modelli decisionali per prendere scelte strategiche sul business: questo ci permette di prendere spesso le decisioni giuste in anticipo rispetto al mercato.
Quali sono i vostri obiettivi di crescita per i prossimi anni, sia a livello generale che nel settore specifico delle assicurazioni moto?
A livello di gruppo, abbiamo chiuso il 2024 con una raccolta premi di 1,3 miliardi di euro, in crescita del 47% rispetto allo scorso anno. Vogliamo continuare a crescere in doppia cifra, puntiamo a 1,6 miliardi. Per quanto riguarda le moto, abbiamo oltre 500 mila motociclisti assicurati, più di uno su dieci in Italia, circa il 12,5%. Ovviamente, il nostro obiettivo è continuare a essere un punto di riferimento per i motociclisti e ampliare ancora questa quota.
Come si inserisce, più nello specifico, l'innovazione tecnologica nella strategia di Prima?
Ci siamo distinti sul mercato grazie a un approccio totalmente “digital native”, basato sull’analisi dei dati e sullo studio di insight puntuali, caratterizzato da innovative tecniche di machine learning. Tutti i software utilizzati da Prima sono sviluppati internamente, il che aumenta la facilità e rapidità d’uso dato l’altissimo livello di integrazione fra di essi. Anche la piattaforma di Prima per gli intermediari ha ridefinito gli standard di mercato grazie alla tecnologia, e consente di efficientare il processo, non solo riducendo i tempi di quotazione ed emissione, ma minimizzando anche la burocrazia.
Che cosa significa essere una tech company con licenza assicurativa?
Offrire ai clienti “Great Experience, Great Price” è la nostra missione, e il fatto che siamo una tech company è ciò che lo rende vero. La tecnologia ci aiuta nel riconoscimento del rischio e, siccome siamo dei nativi digitali, ha sicuramente aiutato sul tema great experience intesa in questo caso come UX eccellente, facile e immediata.
Avete dichiarato una quota di mercato di circa il 12,5% nel segmento moto. Che importanza strategica riveste questo segmento per Prima?
Il segmento delle due ruote ha un’importanza strategica per noi, come dimostra anche la nostra sponsorizzazione nella MotoGP che va avanti ormai dal 2022. Basti pensare che, soltanto nell’ultimo anno, la quota di mercato è cresciuta di oltre 2 punti percentuali, a dimostrazione che siamo riusciti a convincere tanti motocilisti in più della qualità dei nostri prodotti e servizi.
Come comunicate con i motociclisti? Quali canali utilizzate e che tipo di messaggio cercate di trasmettere?
Con la nostra campagna pubblicitaria “Tu, Prima”, che ha avuto come testimonial l’attore hollywoodiano Patrick Dempsey che viene “impallato” continuamente dai clienti, abbiamo voluto comunicare a tutti i nostri assicurati e potenziali assicurati, motociclisti compresi, che per noi il cliente non solo è al centro, ma viene prima di tutto anche di un attore celebre a livello internazionale e del nostro brand.
Qual è il profilo del vostro cliente-tipo nel segmento moto?
Non possiamo ovviamente rivelare informazioni sulla nostra strategia, ma certamente ci piacciono i motociclisti che sono attenti alla sicurezza propria e degli altri, che rispettano le regole alla guida e infine che, come noi, hanno una grande passione per le moto.
Perché avete scelto di sponsorizzare il team Prima Pramac in MotoGP? Quali sono le motivazioni strategiche dietro questa decisione?
Con il team Prima Pramac condividiamo sin dal primo giorno alcuni valori come il gioco di squadra e l’amore per l’eccellenza, che ci hanno portato a raggiungere insieme importanti traguardi e successi, come la vittoria del campionato del mondo piloti lo scorso anno, prima volta per un Team indipendente nell’era della MotoGP.
Quali sono i ritorni che vi aspettate da questa sponsorizzazione, in termini di visibilità, brand awareness e, possibilmente, risultati commerciali?
Come già detto, siamo ulteriormente cresciuti nel segmento delle moto italiano e in Spagna, un mercato in cui siamo entrati a fine 2022 e in cui la MotoGP è molto popolare, abbiamo beneficiato di una grandissima esposizione mediatica. Non dimentichiamo che la MotoGP è uno sport internazionale, e Prima Assicurazioni è presente da oltre due anni anche sui mercati spagnolo e UK.
Avete in programma di estendere o modificare la sponsorizzazione in futuro?
Ora siamo siamo concentrati sulla grande sfida di riportare il team Yamaha ai suoi storici livelli di performance: una fantastica opportunità. Prima Assicurazioni è entusiasta che Prima Pramac Racing abbia abbracciato questo nuovo progetto e questa nuova direzione. È una grande squadra che, negli ultimi anni, ha dimostrato di essere la migliore sulla griglia di partenza e la più capace di portare al successo questa impresa. Siamo certi che Yamaha abbia messo a disposizione tutte le risorse giuste e le persone migliori per supportare la nostra squadra, e non vediamo l'ora di vivere una stagione 2025 straordinaria.
Come si inserisce la sponsorizzazione del team Pramac nella vostra strategia di comunicazione più ampia?
Cerchiamo sempre di portare il nostro brand vicino ai nostri assicurati, anche con alleanze con realtà e brand affini ma non convenzionali per un player assicurativo, come abbiamo fatto per esempio lo scorso anno con la partnership con Red Bull per il GP di Misano e la urban downhill Cerro Abajo di Genova, la prima in assoluto in Europa.
Sappiamo che lei, Giulio, è un appassionato di moto. Quanto ha influito la sua passione personale nella decisione di Prima di sponsorizzare il team Pramac in MotoGP?
La decisione è stata presa prima che io entrassi in azienda, sicuramente ha influito sulla mia decisione e sull'immagine che avevo in testa prima di entrare. Le moto mi hanno sempre attratto, e vedere due marchi così forti fondersi è intrigante.
Ritiene che la sua passione per le moto le dia una marcia in più nel suo ruolo di Direttore Commerciale, in particolare nel gestire una sponsorizzazione così legata al mondo delle due ruote?
Il motociclista sa che deve sempre tenere l'attenzione più alta quando è sulla strada rispetto ad un automobilista, questo è sicuramente un fattore che mi porto dietro tutti i giorni, anche dopo aver tolto il casco. Inoltre molti dei nostri clienti e intermediari hanno una passione per i motori, avere un punto in comune o un aneddoto da raccontare aiuta sempre la conversazione.
Ha avuto modo di vivere in prima persona l'esperienza del paddock, di conoscere i piloti, di toccare con mano l'atmosfera della MotoGP? Se sì, che impressione ne ha ricavato?
Si, ho avuto la fortuna di partecipare a più gare, tra il pubblico, nel corso di questi anni. Conoscere i piloti nel dietro le quinte e stringere rapporti con le persone "addette ai lavori" è stato istruttutivo. Tutto l'ambiente mi ha colpito per la grande umanità e umiltà che si respira.
Vivere lo sport ai massimi livelli è un'esperienza unica, la tensione, la concentrazione e la passione che tutte le persone mettono nel fare qualcosa che amano è indescrivibile. Come Prima Assicurazioni l'anno scorso abbiamo anche condiviso questa esperienza con clienti e intermediari; questi ultimi hanno avuto anche la possibilità di festeggiare assieme al Team Prima Pramac e Jorge Martin la vittoria del motomondiale l'anno scorso a Barcellona e quella del titolo costruttori 2 anni fa a Valencia.
Qual è la sua moto preferita, tra quelle che ha posseduto o che vorrebbe possedere? E perché?
Ragionandoci, ho avuto la fortuna di provare e guidare più moto, e ho imparato con moto da fuoristrada, il mio primo cinquantino è stato un CRE dell'Honda-Montesa, per poi passare ad un 125 Yamaha e a un 200 Beta, prima di fare il salto su strada con un BMW GS 650, e infine con una Ducati Hypermotard. Con un po' di orgoglio italiano nella speranza di non fare torti a nessuno posso dire che il motore e le linee delle Ducati sono le mie preferite, del loro suono e la loro sportività mi sono innamorato, a oggi vorrei avere un garage pieno di moto rosse, sono tutte belle, anche se un enduro Yamaha...!
Secondo lei, quali sono i valori che accomunano il mondo delle corse motociclistiche e il mondo delle assicurazioni? C'è un terreno comune su cui costruire una partnership di successo?
Il mondo di motori e quello delle assicurazioni sono legate anche per legge, il mondo delle corse è basato sui dati e quello delle assicurazioni ancora di più! I modelli di previsione del rischio e quelli di performance hanno sicuramente qualcosa in comune. L'attenzione ai dettagli e la voglia di far bene è qualcosa che ci accomuna con il team Prima Pramac.
Avete in programma iniziative che coinvolgano direttamente i clienti Prima appassionati di moto, sfruttando la sponsorizzazione del team Pramac?
Come ogni anno, anche nel 2025, regaleremo ai nostri clienti delle esperienze uniche. Stiamo lavorando a un contest per i clienti storici al Mugello, uno per i nuovi clienti a Misano e uno aperto a tutti i clienti per partecipare alla finale di Valencia a novembre.
C'è un aneddoto, un episodio particolare legato alla sua passione per le moto o alla sponsorizzazione del team Pramac che vorrebbe condividere con i lettori di Moto.it?
Delle moto in generale ricordo con nostalgia i primi giri con gli amici e una vacanza in Cambogia a girare in fuoristrada. Per la sponsorizzazione con il Team Prima Pramac ogni volta è come la prima, l'adrenalina di seguire la gara dai box, quel rumore assordante e il profumo di pneumatici mi colpisce sempre tanto.
L'ultima volta ho anche avuto l'occasione di fare un giro di pista dietro a Fonsi Nieto. Non lo scorderò mai! Spesso in queste occasioni accompagno i nostri clienti/intermediari, è bellissimo vedere come anche loro sono stupiti di quanto succede dentro ai box, è una bella soddisfazione; per molti è come tornare bambini, e vi assicuro che è una bella sensazione.