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Pioggia, vento, freddissimo. Poi un po’ di sole, pista asciutta, sempre freddo. Poi di nuovo pioggia. Poi di nuovo il sole. Così per tutte le FP3: è piovuto almeno quattro volte, la pista si è asciugata almeno due volte. Con una solo costante: la temperatura è sempre ben al di sotto di quella accettabile per correre in moto. Un’anomalia? Mica tanto, considerando la stagione (primavera) e dove siamo, in un’isola sull’oceano. «Da sei anni chiedo che il GP d’Australia venga spostato all’inizio della stagione, ma non c’è la possibilità. Forse dovrebbero unirsi le Case e chiedere un cambio di data» aveva detto ieri dopo le seconde libere (annullate) Valentino Rossi. Ma sarebbe possibile? Lo abbiamo chiesto ai responsabili delle Case. Ecco cosa è emerso.
«Sapendo che non si può spostare il GP d’Australia all’inizio dell’anno perché c’è la F.1 e l’organizzatore è lo stesso per i due eventi, bisognerebbe posticipare il più possibile la data di ottobre, anche spostando ulteriormente di una settimana l’ultima gara di Valencia, che è già a rischio così, ma meno rispetto al GP d’Australia. In ogni caso, è la Dorna che decide: teoricamente noi (le Case, NDA) non abbiamo alcun potere su questo aspetto. E’ anche vero, che in tanti anni che veniamo qui, è la prima volta che le condizioni sono così al limite».
«Io sarei per il cambio di data, anche se so perfettamente che non è facile stilare un calendario. Sicuramente, questo è l’anno peggiore dei sei anni che vengo qui con la MotoGP, mentre con la SBK venivamo a febbraio e a parte un anno, nel 2001 quando venne annullata gara2, abbiamo sempre trovato condizioni buone. Come oggi, siamo al limite della praticabilità: ieri era veramente pericoloso, non tanto per l’acqua, quanto per il freddo. Sarebbe molto meglio spostare il GP d’Australia all’inizio della stagione: adesso che la Dorna gestisce sia la MotoGP sia la SBK forse si può prendere in considerazione l’ipotesi di rivedere i calendari».
«Questo è il momento più sbagliato per venire a correre qui: da sempre è il posto dove fa più freddo in tutti i 18 GP della stagione, con bassissime temperature dell’aria e dell’asfalto. E’ assurdo, soprattutto considerando quanto è bella e spettacolare questa pista: quando è stato asciutto e ci sono state temperature accettabili, qui abbiamo visto spesso, per non dire sempre, le gare più belle dell’anno. E’ vero che quest’anno, fino adesso, è stato particolare, ma così è pericoloso. Noi non abbiamo il potere per modificare il calendario: sono anni che tutti dicono che bisognerebbe spostare la data, ma la Dorna prepara il calendario in base alle proprie esigenze».
«Questa data, purtroppo, non è particolarmente felice, è difficile trovare condizioni accettabili. So però per esperienza personale (Ciabatti in passato era uno dei responsabili del mondiale SBK, NDA) che è difficilissimo fare un calendario, ci sono problematiche che dall’esterno non si possono sapere. Per esempio, c’era - non so se ci sia ancora, ma una volta era così – una regola dello stato di Victoria, che mette dei soldi per l’organizzazione sia della gara della F.1 sia della MotoGP, secondo la quale deve passare un po’ di tempo tra i due eventi. Poi, storicamente, il GP d’Australia apre il mondiale SBK: insomma, sono tante le problematiche da valutare. Credo che il primo a essere interessato a spostare la data di questo GP sia proprio Carmelo Ezpeleta: correre in queste condizioni è antipatico per tutti, così, come nelle FP3, diventa una lotteria. Non è normale che Rossi, Lorenzo, Vinales e Crutchlow debbano affrontare la Q1. Non c’è bisogno che le Case facciano presente il problema: Dorna lo conosce perfettamente, sono sicuro che è una delle priorità, ma cambiare i calendari non è facile».