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BRNO - Non si batte Marc Marquez, nemmeno a Brno, dove l’anno scorso era arrivato terzo dietro a due Ducati. Anche nel 2019 ci sono due Desmosedici sul podio, ma sul secondo e terzo gradino del podio, in una gara che non ha avuto storia. Si è iniziato con 40 minuti di ritardo, perché un’acquazzone al termine della Moto2 ha bagnato la pista, ma il sole l’ha poi asciugata quasi completamente, con solo la curva 1 e le ultime due bagnate. Dopo il giro di allineamento, è iniziato il conciliabolo tra piloti, team manager, Loris Capirossi e la race direction, fino a che si è deciso di rimandare la partenza: arrivare con le slick alla prima curva bagnata sarebbe stato troppo pericoloso. Quando finalmente si è potuti partire, tutti hanno scelto la soffice posteriore, tranne Dovizioso e Petrucci con la media.
Scattato bene dalla pole position, Marquez è andato subito in testa e lì c’è rimasto: prima con Dovizioso, Rins e Miller racchiusi in un secondo; poi sempre più staccato, fino a correre in solitario. Il giro chiave è stato il 12esimo, l’esatta fotografia di una superiorità che sta assumendo contorni sempre più devastanti, per il campionato e per i rivali: nonostante l’ennesima chiusura di sterzo Marquez, che ancora una volta è riuscito a salvarsi, in quel passaggio ha girato mezzo secondo più veloce di Dovizioso. Il GP è finito lì.
Andrea ha provato in tutti i modi a rimanere attaccato al rivale, ma quando Marquez ha preso più di un secondo di vantaggio, ha dovuto cambiare obiettivo, difendendosi dal ritorno di Rins, arrivato fino a sette decimi dal codone della Ducati. Dovi ha reagito bene, è tornato a +1”2, ha mantenuto tranquillamente la seconda posizione, mentre Rins ha persino perso la terza, superato al penultimo giro da un tenace Miller, sempre più vicino alla riconferma. Per la Ducati un doppio podio che però non serve a nulla, se non a confermare che, senza il marziano Marquez, Dovizioso sarebbe di gran lunga il pilota da battere. Solo ottavo Danilo Petrucci, in difficoltà fin dalle FP1: ma qui Danilo ha corso non al meglio della condizione psicologica, una gara opaca ci può stare. Adesso Marquez è a +63, con nove GP da disputare: più di due gare e mezzo di vantaggio.
Al quinto posto Cal Crutchlow, che dopo una partenza non entusiasmante ha guidato bene: a tre quarti gara, lui e Marquez erano nettamente i più veloci in pista, a conferma che anche Cal può guidare questa RC213V. Certo, non come riesce a fare l’extraterrestre, ma comunque la sua è stata una gara dignitosa, compromessa da brutte qualifiche. Al sesto posto Valentino Rossi, che torna a essere il miglior pilota Yamaha al traguardo: magra consolazione di una gara senza acuti, nella quale Valentino è riuscito a recuperare una sola posizione rispetto alla griglia di partenza. Alle sue spalle Fabio Quartararo, lento all’inizio, più convincente da metà gara in poi, mentre Maverick Vinales ha finito decimo, dopo aver sbagliato completamente la partenza: alla fine del primo giro era 15esimo. Vinales ha compromesso il suo GP in qualifica e il brutto scatto allo spegnersi del semaforo ha fatto il resto. Peccato. A terra Franco Morbidelli al primo giro, in una caduta che ha coinvolto anche Joan Mir. Pol Espargaro ha portato la KTM all’11esimo posto, davanti a un Pecco Bagnaia più convincente, mentre l’Aprilia ha chiuso 17esima e 18esima, con Andrea Iannone che ha superato all’ultimo giro il compagno di squadra. Ma siamo lontanissimi.
Pos. | Points | Num. | Rider | Nation | Team | Bike | Km/h | Time/Gap |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 164.5 | 39'24.430 |
2 | 20 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 164.3 | +2.452 |
3 | 16 | 43 | Jack MILLER | AUS | Pramac Racing | Ducati | 164.2 | +3.497 |
4 | 13 | 42 | Alex RINS | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 164.1 | +4.858 |
5 | 11 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda CASTROL | Honda | 164.1 | +6.007 |
6 | 10 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 163.8 | +9.083 |
7 | 9 | 20 | Fabio QUARTARARO | FRA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 163.6 | +12.092 |
8 | 8 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Ducati Team | Ducati | 163.5 | +13.976 |
9 | 7 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | LCR Honda IDEMITSU | Honda | 163.4 | +15.724 |
10 | 6 | 12 | Maverick VIÑALES | SPA | Monster Energy Yamaha MotoGP | Yamaha | 163.3 | +16.558 |
11 | 5 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 163.2 | +18.234 |
12 | 4 | 63 | Francesco BAGNAIA | ITA | Pramac Racing | Ducati | 163.1 | +19.738 |
13 | 3 | 88 | Miguel OLIVEIRA | POR | Red Bull KTM Tech 3 | KTM | 162.9 | +22.539 |
14 | 2 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Red Bull KTM Factory Racing | KTM | 162.4 | +30.459 |
15 | 1 | 6 | Stefan BRADL | GER | Repsol Honda Team | Honda | 162.4 | +30.500 |
16 | 53 | Tito RABAT | SPA | Reale Avintia Racing | Ducati | 162.4 | +30.755 | |
17 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 161.9 | +37.170 | |
18 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 161.9 | +37.343 | |
19 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | Reale Avintia Racing | Ducati | 161.5 | +44.296 | |
20 | 50 | Sylvain GUINTOLI | FRA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 161.1 | +48.938 | |
Not Classified | ||||||||
55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Red Bull KTM Tech 3 | KTM | 162.2 | 14 Laps | ||
21 | Franco MORBIDELLI | ITA | Petronas Yamaha SRT | Yamaha | 0 Lap | |||
36 | Joan MIR | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 0 Lap |