GP di Brno. Lo sapevate che...

GP di Brno. Lo sapevate che...
Che Simoncelli e Dovizioso non hanno partecipato ai test perché non hanno ancora un contratto in HRC? Che Capirossi potrebbe lasciare la MotoGP per la SBK? Che Rossi non correrà in Giappone? | G. Zamagni, Brno
16 agosto 2011


TANTE CHIACCHIERE, POCHI FATTI

Brno, da sempre, è un appuntamento importante per decidere il futuro dei piloti in scadenza di contratto, ma la situazione economica mondiale è così critica che, di fatto, si è chiacchierato molto, ma si è concretizzato poco. Per non dire niente. I piloti – o i manager dei piloti – più attivi sono Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, i soli, tra i grandi della MotoGP, senza un accordo per il 2012. La Honda, come è noto, ridurrà l’impegno economico, anche se continua a ripetere di volere trovare una soluzione per i due italiani. Venerdì Marco ha dichiarato: “La HRC mi ha detto che hanno tutte le intenzioni di tenermi, adesso bisognerà parlare nel dettaglio”. In pratica, c’è da discutere l’ingaggio, che nel 2012, a differenza di quanto accaduto quest’anno, sarà a carico del team Gresini: è quindi ovvio ipotizzare che Simoncelli dovrà “accontentarsi” di una cifra inferiore. Forse più complicata la situazione di Dovizioso, in trattativa con il team di Lucio Cecchinello. “Tutto dipende dalla Honda – spiega il Dovi – perché nessun team satellite ha la possibilità di supportare moto e pilota ufficiale. E’ chiaro che se mi metto nei panni della HRC capisco che sono a posto, perché hanno due piloti fortissimi (Stoner e Pedrosa, nda), ma è anche vero che non avrebbe senso farsi scappare due piloti giovani veloci come me e Simoncelli, con entrambi la possibilità di essere ancora più competitivi in futuro. In altre parole: io e Marco siamo veloci, ma non indispensabili”.

Un’analisi come al solito lucida. Shuhei Nakamoto, responsabile in pista della HRC, ha dichiarato: “Ci interessano entrambi, allo stesso modo, anche se, per certi versi, non siamo contenti di nessuno dei due: Dovizioso cresce continuamente, ma non ha ancora vinto, Simoncelli è veloce ma non concretizza. In ogni caso li vogliamo tenere: abbiamo un piccolo budget per loro, che divideremo in due parti uguali”.

Domenica sera qualcosa si è mosso, è stata fatta una offerta: se ne riparlerà nei prossimi giorni.
In cerca di una moto per il 2012 ci sono anche Loris Capirossi, che, per la prima volta, non esclude la SBK - (sarebbe stato contattato dalla BMW): “Potrebbe essere una possibilità” -, Colin Edwards, che potrebbe smettere, Alvaro Bautista, in bilico tra continuare con la Suzuki, in versione 800, almeno all’inizio della stagione, e il team Tech3, che è in contatto anche con Eugeny Laverty . Alla (seconda) Suzuki ambisce anche John Hopkins, che vuole tornare a tutti i costi in MotoGP, mentre arriverà dalla Moto2 Stefan Bradl, molto ambito perché è tedesco e porta in dote parecchi euro. Il capoclassifica della Moto2 è vicino all’accordo con la Yamaha Tech3, ma nella trattativa si è inserita la Honda, in particolare il team Cecchinello, che con i saldi di Bradl potrebbe davvero costituire una squadra di buon livello.
 

QUANTO MI COSTI?
Sempre a proposito di “mercato”, è interessante sapere quanto chiede la Honda per le sue moto, anche se le cifre, naturalmente, non sono ufficiali: la RC212V costa 3 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 650 mila euro se si vuole anche il cambio veloce. Diciamo che non è proprio a buon mercato…


MARQUEZ IN MOTO2
Dopo aver vinto alla grande il mondiale 125, Marc Marquez sta dimostrando tutto il suo talento anche in Moto2, tanto che già si ipotizza un suo passaggio in MotoGP addirittura nel 2012. Eventualità, però, che il suo manager, Emilio Alzamora, esclude categoricamente, così come lo stesso pilota.
“Non c’è nessuna fretta, voglio ancora fare esperienza: nel 2012 continuerà al 100% in Moto2”.


OPERAZIONE PER CAPIROSSI?
A fine stagione, Loris Capirossi potrebbe essere costretto a operarsi alla spalla destra, infortunata in una caduta nelle qualifiche del GP d’Olanda. In pratica, c’è stato un innalzamento della clavicola e questo causa uno schiacciamento dei tendini: se la fisioterapia non sarà sufficiente, si dovrà intervenire, limando l’osso per ripristinare lo spazio necessario. Tecnicamente si tratta di una operazione piuttosto semplice, ma richiede tempi lunghi di recupero: ecco perché non viene effettuata immediatamente.


SIC E DOVI, NIENTE TEST
Lunedì molti piloti hanno provato, sfruttando la terza giornata di test, ma non Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso. La Honda, infatti, aveva già testato la 800 al Mugello e quindi, da regolamento, nelle prove di Brno poteva utilizzare solo la 1000 per il 2012, come hanno fatto Stoner e Pedrosa. Ma Simoncelli e Dovizioso non hanno ancora il contratto per l’anno prossimo e di conseguenza la HRC non gli ha fornito la moto.


STONER “INCINTO”
Nella conferenza stampa di giovedì, Casey Stoner ha annunciato che la moglie Adriana è incinta di tre mesi: il nuovo Stoner nascerà a febbraio 2012.


LORENZO COME TOM CRUISE
Jorge Lorenzo ama personalizzare la grafica del casco e ogni tanto si presenza con colori inediti, anche senza dover celebrare un appuntamento particolare. A Brno il campione del mondo ha corso con un casco come quello utilizzato da Tom Cruise nel film Top Gun.


ROSSI CHIAMA ROSSI
Non è un momento favorevole per i due Rossi più famosi d’Italia: Valentino fatica a guidare la Ducati, il cantante Vasco sta attraversando un periodo di depressione. Da tempo, i due sono amici, così il nove volte iridato ha rivelato di aver telefonato all’altro Rossi. “Dopo quanto letto sui giornali ero un po’ preoccupato, ma l’ho sentito su di morale e piuttosto bene. Speriamo di riuscire a tornare entrambi felici come un tempo”.


MAGLIETTA PRO GIAPPONE
Dopo il terremoto in Giappone, la HRC ha realizzato una maglietta speciale: ne sono state vendute così tante che sono stati raccolti 67.000 euro.


GIAPPONE, CHE CAOS
Presunti ricatti, forzature, marce indietro: il GP del Giappone, confermato in calendario da Dorna e FIM il prossimo 2 ottobre, sta diventando sempre più un caso. Fino a Laguna Seca, i piloti della MotoGP sembravano compatti e determinati a non andare a Motegi, indipendentemente dalla decisione dell’Arpa, l’ente italiano scelto dall’organizzatore spagnolo per verificare se nella zona del GP ci sino effettivamente dei rischi.

L’indagine ha dato esiti negativi, ma ha anche suscitato parecchie perplessità, perché realizzata solo all’interno del circuito e non, per esempio, a Mito, molto più vicino a Fukushima e dove la maggior parte degli addetti ai lavori è alloggiata. Forte di questa indagine, la Honda in particolare, ma anche le altre Case giapponesi, hanno “invitato” caldamente i propri piloti a non boicottare il GP del Giappone, arrivando in qualche caso a una sorta di ricatto. Insomma, una situazione quanto mai delicata e ha colpito particolarmente la marcia indietro fatta da Stoner, in precedenza il più determinato, assieme a Lorenzo, a non andare comunque a Motegi. “Quando ho detto quelle cose – ha detto Casey tra lo sbigottimento generale – stavo vivendo un momento emotivo particolare. Adesso, però, ho preso maggiori informazioni e anche il governo australiano mi ha assicurato che non ci sono pericoli. Non so se andrò, ma sono più possibilista”.

Una marcia indietro inaspettata per uno come Stoner, così come assolutamente criticabile è stata la scelta di Casey di non partecipare venerdì alla riunione tra i piloti per affrontare l’argomento, riunione alla quale hanno presenziato solo in una decina. Insomma, la disputa del GP è sempre più probabile e nel paddock si è scatenato il terrore: non si parla d’altro. Meccanici e addetti ai lavori sono spaventati dalle possibili conseguenze, perché tutto a posto non è, tanto che non si può mangiare carne e verdura e la Dorna è disposta a organizzare un container contenente cibo e acqua proveniente dall’Europa. Una situazione assurda: se quanto accaduto in Giappone fosse successo in qualsiasi altra parte del mondo, il GP sarebbe stato sicuramente annullato. Ma, evidentemente, ci sono interessi che vanno ben al di là di una semplice gara di moto.


ROSSI: “NO AL GIAPPONE”
Domenica, dopo la gara, è arrivata la presa di posizione di Valentino Rossi sul GP del Giappone: inequivocabile! "Ho cercato di stare defilato, perché speravo che la decisione di non andare, assolutamente logica, la prendesse qualcun altro. Invece la gara si farà, ma io, sinceramente, ho paura ad andare in Giappone: non mi sembra una buona idea disputare una gara a pochi chilometri in linea d'aria da una centrale nucleare che non è ancora in sicurezza. Mi sembra un rischio inutile per una gara di moto: ho paura io, chi viene con me, la mia squadra. Adesso torno a casa, ci penso qualche giorno e prendo la mia decisione: quello che faranno gli altri non mi interessa. Io non ho nessun problema ad andare a correre in Giappone, ma non a Motegi, in un'altra pista, in un'altra zona".


DUE FORCELLE PER DANI
A differenza dei suoi compagni di Marca, Dani Pedrosa continua a comparare la forcella 2010 con la 2011. Venerdì, prima giornata di prove libere, lo spagnolo aveva una RCV con la vecchia forcella e una con la nuova. Poi, però, da sabato, Pedrosa ha optato solo per la versione 2012, come gli altri piloti ufficiali HRC.


SCOPRI LA DIFFERENZA
Anche per quanto riguarda il forcellone, Dani Pedrosa si distingue dagli altri. Dopo aver provato al Mugello e nelle libere del GP di Germania quello nuovo, Pedrosa è tornato a correre con quello “vecchio”. Ma qual è la differenza, perlomeno visiva, tra i due forcelloni? La si può vedere nelle foto della gallery, che mostrano il forcellone della moto di Simoncelli (identico a quello che utilizzato Stoner e Dovizioso) e quello della RC212V di Pedrosa: osservate con attenzione dove c’è il perno del forcellone e vedrete che quella zona è leggermente differente.

SCOPRI LA DIFFERENZA 2
In Ducati si lavora continuamente per aggiornare la GP11.1, la moto che dal GP d’Olanda viene utilizzata da Valentino Rossi. Visivamente, però, è difficile cogliere delle differenze. Una piccola, però, si vede: adesso il perno della ruota anteriore è fermato da un dado sulla destra della forcella, mentre prima, come si può vedere dalla foto (che si riferisce alla GP11 di Capirossi, ma sono così tutte le altre Desmosedici) era filettato all’interno dello stelo stesso. Anche questo piccolo particolare ha migliorato la guidabilità della moto.


HAYDEN DUE GP11
Come era già successo negli Stati Uniti, anche a Brno Nicky Hayden ha corso con la vecchia GP11, ma a differenza di Laguna Seca, nel box non c’era una GP11.1, perché Nicky ha preferito avere due Desmosedici identiche. Lunedì, nei test del dopo gara, Hayden e Rossi si sono scambiati le moto per fare prove comparative.


PIU’ EVOLUTO, PIU’ COMPLICATO
Venerdì, nel secondo turno di prove libere, Andrea Dovizioso è stato a lungo fermo ai box per cercare di sistemare il freno motore più evoluto, a disposizione dei piloti HRC dal GP della Germania. “E’ un sistema più evoluto e “intelligente” – spiega Andrea -, più efficace in frenata perché rende la moto più stabile, ma anche più complicato da mettere a punto. L’ho utilizzato sia al Sachsenring sia a Laguna Seca, ma qui abbiamo perso troppo tempo e siamo tornati a quello precedente. Forse si può fare una combinazione tra i due sistemi: vedremo”.

MOTORI APRILIA 
La nuova categoria “CRT”, la nuova MotoGP con motori 1000 derivati dalla produzione, non decolla, ma un’opportunità potrebbe venire dall’Aprilia, disposta a vendere i suoi potentissimi quattro cilindri. Tra l’altro, la Casa di Noale ha in magazzino una ventina di propulsori con la distribuzione a cascata di ingranaggi, non utilizzabili in SBK, e quindi lì sugli scaffali a prendere polvere. Al motore Aprilia sembra interessato anche il team Gresini per realizzare poi una CRT (il telaio non può essere di serie) per il secondo pilota, visto che la Honda chiede molti soldi per la sua RCV. Un’eventualità che però non soddisfa molto Shuhei Nakamoto. “Se il team Gresini – sono le sue parole – pagherà completamente il “pacchetto” Simoncelli, allora non ci saranno problemi, ma se chiede un aiuto alla HRC, come faccio a giustificare ai mie capi che poi Gresini ha trovato i soldi per comprare un’Aprilia?”.


LA FRASE DEL GP
Marco Melandri, chissà poi perché, ha dichiarato che nel 2012, Valentino Rossi correrà con una Honda “CRT” nel team Gresini. Divertente la replica di Valentino. “Non sapevo che Melandri fosse il mio nuovo manager… La realtà è che nel 2012 correrò al 100% con la Ducati. Sempre che Melandri sia d’accordo!”.


IO L’AVEVO DETTO 
Giovanni Zamagni: “Rossi riuscirà a guidare la Ducati senza dover fare troppe modifiche”.
 

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