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CONFRONTO 2016/2015
Ecco il confronto dopo 5 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2016 e nella passata stagione.
Lorenzo 90/87 (+3); Màrquez 85/69 (+16); Rossi 78/102 (-24); Pedrosa 53/10 (+43); Viñales 49/27 (+22); Iannone 25/61 (-36); Dovizioso 23/83 (-60).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 5 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Lorenzo/Rossi 3/2 (3/2); Marquez/Pedrosa 4/1 (5/0); Dovizioso/Iannone 1/2 (2/3); Viñales/A.Espargaró 3/2 (5/0); Smith/P.Espargaró 0/5 (1/4); Bautista/Bradl 3/2 (2/3).
MOTOMERCATO: TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO
Ormai la situazione è totalmente fuori controllo: ogni giorno viene pubblicata una notizia differente sul futuro (principalmente) di Maverick Viñales e Dani Pedrosa, alternativamente dati per sicuri in Yamaha a fianco di Valentino Rossi. Notizie che, puntualmente, vengono smentite dai diretti interessati, per poi tornare d’attualità poche ore dopo. Come è successo sabato, quando l’autorevole El Pais, a firma della brava collega Nadia Tronconi, ha dato per certo il passaggio di Pedrosa in Yamaha. «Ho già detto e ripetuto che non c’è nessuna novità rispetto a Jerez, non commento le speculazioni», ha tagliato corto infastidito Pedrosa quando gli è stato chiesto di commentare la notizia. L’unica certezza è che Dani accusa (non pubblicamente, ovviamente) la Honda di avere sviluppato una moto non competitiva, tanto da confidare solo in un miglioramento delle gomme Michelin: solo così, secondo il pilota spagnolo, si può recuperare competitività. Insomma, Pedrosa sta cercando un'alternativa, e lo stesso Lin Jarvis, numero uno delle corse di Casa Yamaha, ha confermato l’interessamento, ma solo in alternativa a Viñales.
HONDA, PRONTO IL PIANO B
Proprio su questo punta la Honda: per la HRC la riconferma di Pedrosa è la priorità, mentre per la Yamaha sarebbe una soluzione di ripiego. Non si capisce, però, perché si dovrebbe trattenere un pilota che ultimamente ha solo un atteggiamento negativo nei confronti di tutto il pianeta Honda (non solo della moto), anche se, a parole, continua a ripetere che la sua priorità sarebbe il rimanere dov’è. Ma se Dani dovesse effettivamente andarsene (interessa anche alla Suzuki e alla KTM), su chi punterebbe la Honda? La prima scelta è Andrea Dovizioso, ritenuto il compagno ideale di Màrquez, perché sufficientemente veloce, affidabile, rigoroso nello sviluppo, puntiglioso nella messa a punto. Per Andrea tornare in HRC sarebbe una grande soddisfazione, e il riconoscimento di una crescita costante nelle ultime stagioni.
SUZUKI, ECCO LA VERITA’
Per quanto riguarda la Suzuki, si è letto (e scritto) di tutto, con cifre mirabolanti e rilanci economici pazzeschi. La realtà è (sarebbe, il condizionale nel motomercato è d’obbligo) che la Suzuki, per fargli vedere di essere interessata, a gennaio ha fatto subito un'offerta a Viñales, subito ritoccata al rialzo dopo un paio di mesi. Da lì in poi, però, non c’è stato più nessun rilancio, perlomeno sotto l’aspetto economico: Maverick, quindi, è andato a trattare con Yamaha sapendo quanti soldi gli venivano offerti dalla Suzuki, che in seguito alla proposta della Casa rivale non ha fatto più nessun rilancio. Quindi, non è vero (non sarebbe vero…) che la Suzuki ha ritoccato l’offerta a Viñales dopo quanto ricevuto dalla Yamaha, mentre un’altra voce che gira nel paddock è che sarebbe intervenuto “Don” Carmelo Ezpeleta per imporre a Maverick di rimanere in Suzuki. Roba da mal di testa: speriamo che si arrivi presto a un annuncio ufficiale, perche di andare avanti così non se ne può più.
CRUTCHLOW E MILLER CONFERMATI, RABAT VIA
Sempre in tema di “mercato”, Cal Crutchlow, nonostante i risultati decisamente al di sotto delle aspettative, dovrebbe essere riconfermato da Lucio Cecchinello. «Abbiamo un contratto di due anni con una opzione a nostro favore – spiega il team manager italiano -: se Cal non fa certi risultati, possiamo rompere l’accordo, mentre il pilota non ha nessuna possibilità di svincolarsi (se non pagando una lauta penale, NDA). Il rendimento di Crutchlow è al di sotto di quanto scritto sul contratto, ma è anche vero che quest’anno la moto non è così competitiva: la mia intenzione è continuare con lui». Ancora più difficile, per il momento, il campionato di Jack Miller, sul quale la HRC riponeva grandi speranze: il pilota australiano ha un contratto di tre anni (quindi fino al 2017 compreso), che la Honda sembra intenzionata a rispettare, nonostante i risultati siano deprimenti. E’ vero che Miller, purtroppo, si è fatto molto male durante l’inverno, ma è costantemente sul fondo dello schieramento, tranne rarissime eccezioni: insistere sembra più una questione di principio che di opportunità. Pare invece già conclusa l’avventura di Tito Rabat con la Honda: il campione del mondo della Moto2 potrebbe dunque tornare all'ovile, approdando al team Martinez.
I CONSIGLI A FOLGER
Tra tante voci e illazioni, una certezza: nel 2017, Jonas Folger nel 2017 sarà in MotoGP nel team Tech3. Ecco i consigli al pilota tedesco di alcuni protagonisti della massima cilindrata. Lorenzo: «Il primo anno bisogna prenderla con calma, capire le gomme, che sono molto differenti da tutte le altre. La moto è più pesante, oltre naturalmente che più potente, ed è facile cadere molto: può essere dura per il fisico. Bisogna prenderla passo passo». Rossi: «Spesso è difficile capire le prestazioni dei piloti in Moto2, è un campionato stranissimo: in una gara sei velocissimo, in quella successivo hai un sacco di problemi. Il livello della categoria però è alto: per quanto riguarda Folger, tutto dipenderà dal feeling che avrà con la Yamaha M1, è questo che fa più differenza». Màrquez non dà consigli, ma dice: «Credo sia positivo per il campionato che arrivino piloti giovani dalla Moto2».
ZARCO: “CHE BELLA LA 8 ORE, MA IL SOGNO E’ CORRERE CONTRO ROSSI”
Il francese campione del mondo della Moto2 ha confermato che in estate parteciperà alla 8 ore di Suzuka. «La Suzuki me l’ha chiesto, e l’idea mi è subito piaciuto molto: sono sempre stato affascinato e attratto dalle gare di durata». Zarco, poi, ha raccontato come il suo sogno sia correre un giorno contro Valentino Rossi. «E’ chiaro che l’obiettivo di ogni pilota è arrivare prima o poi in MotoGP ed è così anche per me. Ma, soprattutto, mi piacerebbe fare il salto di categoria per potermi confrontare con Valentino: fortunatamente ha rinnovato per altri due anni, ho ancora un po’ di tempo per realizzare il mio intento».
KTM, TEST OGNI SETTIMANA
Dopo aver provato a Brno, la settimana scorsa la KTM ha girato a Misano con Mikka Kallio e Karel Abraham, con tante prove di elettronica e motore. Il piano di test della Casa austriaca è spaventoso: è stato programmato un test praticamente ogni settimana da qui a Valencia.
TUTTI CONTRO DUCATI
La Casa di Borgo Panigale non è molto amata dalle rivali giapponesi: già dall’anno scorso viene infatti accusata di favoritismi. A Le Mans, le Case rivali si sono lamentate (anche se non ufficialmente) perché la Ducati aveva già provato le “47” (non proprio quelle, ma molto simili) al Mugello nei test di inizio settimana, senza che la Michelin avvertisse i concorrenti, ed è sintomatica una risposta data da Maio Meregalli ai microfoni di SKY, dopo che Andrea Iannone aveva ottenuto il miglior tempo. «La Ducati va forte? Certo, soprattutto quando seguono i nostri piloti» ha detto Maio, dato che Iannone aveva ottenuto la prima posizione in scia a Lorenzo.
HONDA 600 GIRI IN MENO
I problemi della Honda sono soprattutto in accelerazione: a Le Mans, la RC213V “satellite” aveva 600 giri in meno rispetto alla moto della passata stagione. Nei primi cinque GP sono già stati cambiati quattro volte gli scarichi, con incremento delle spese per i team LCR e VDS: ogni coppia costa 17.000 euro.
IO L’AVEVO DETTO
Marc Màrquez (giovedì in conferenza stampa): «In questo momento bisogna sapersi accontentare».