Che Honda rivorrebbe Dovizioso? Che Suzuki ha contattato Rossi per la stagione 2014? Che Ducati avrebbe offerto a Hayden un posto in SBK? Che Bridgestone sta preparando gomme speciali per il Mugello? | G. Zamagni, Sachsenring
Dopo la caduta all’ultimo giro, Casey Stoner era abbastanza sereno nel commentare l’errore commesso – «è stato un mio sbaglio, non stava assolutamente piovendo», ha detto con la solita onestà -, ma si è infervorato quando ha parlato dei commissari della pista. «La moto era perfetta, non aveva nulla di rotto, ma quando ho chiesto un aiuto, mi hanno detto che non potevo ripartire. Proprio come era successo l’anno scorso a Jerez». E non solo. Nel 2006, dopo una paurosa caduta nel warm up (allora correva con la Honda del team LCR), i medici tedeschi negarono a Stoner il nulla osta per correre in gara. «Stavo benissimo, ma non mi fecero correre» ha ricordato Stoner domenica pomeriggio.
SUZUKI CONTATTA ROSSI
Anche la Suzuki ha contattato Valentino Rossi: non per la prossima stagione, ma per il 2014. La Casa giapponese è seriamente interessata a tornare in MotoGP, ma sta aspettando che vengano definite le regole e se verrà imposta, come sembra probabile, la centralina unica – o comunque limitata -, allora rientrerà sicuramente nel motomondiale. Lo vorrebbe fare alla grande e, per l’appunto, ha contattato Rossi, che però deve prima pensare al 2013.
HONDA VUOLE DOVIZIOSO
Messo in qualche modo nelle condizioni di doversene andare a fine 2011, Andrea Dovizioso è oggi il pilota che la Honda vorrebbe mettere a tutti i costi sulla RC213V di Fausto Gresini. Dovizioso è considerato come uno capace a sviluppare una moto, veloce, costante, ed esperto: insomma il pilota giusta da affiancare a una squadra (Pedrosa e Marquez in HRC, Bradl con Cecchinello) che, per certi versi, non convince completamente e che ha dei limiti. Andrea, però, al momento pensa solo alla Yamaha ufficiale, senza, sono parole sue, “un piano B”.
HRC: SCELTA DIFFERENTE
Ad Assen, la HRC aveva portato un nuovo telaio, nel tentativo di risolvere il “chattering”. Ciclistica che, secondo Stoner, “non ha cambiato nulla”, mentre secondo Pedrosa «non è molto differente, ma non va peggio». Quindi, come era già successo in gara in Olanda, anche in Germania Pedrosa ha continuato con la nuova struttura, Stoner con quella vecchia. Dani, per la verità, fino a sabato ha fatto prove comparative tra i due telai, optando poi per quello nuovo. Effettivamente, in gara si è visto che tra i due non c’è poi tutta sta differenza: vanno molto bene entrambi!
FTR AL LAVORO IN MOTOGP
La FTR è presente in tutte le categorie, anche in MotoGP con Michele Pirro. Una moto che, di fatto, ha debuttato a marzo nei test Irta e da allora è stata continuamente sviluppata: sono stati realizzati 4 telai e 3
forcelloni differenti, modificati soprattutto nella rigidezza.
HAYDEN: FUTURO IN SBK?
La Ducati non sembra granché interessata a tenere Nicky Hayden, che potrebbe essere sostituito anche nel caso dovesse andare via Valentino Rossi. Come è noto, l’alternativa a Nicky è Cal Crutchlow, mentre al pilota americano la Ducati avrebbe offerto un posto in SBK. «Vorrei rimanere in MotoGP» si è limitato a commentare Hayden, che però ha escluso di pensare alla CRT come a una valida alternativa. Giustamente, peraltro.
BRIDGESTONE SI DIFENDE
Dopo i problemi emersi ad Assen, dove Valentino Rossi ha dovuto cambiare gomma posteriore in gara per il distaccamento di grossi pezzi, mentre Ben Spies e Hector Barbera sono stati costretti a rallentare, sempre per problemi allo pneumatico posteriore. Shinji Aoki, massimo responsabile Bridgestone, ha spiegato che: «Una serie di causesono stati alla base del problema: le caratteristiche del circuito di Assen, con curve molto rapide, la temperatura molto più alta rispetto al passato, le nuove 1000 invece delle 800». Inoltre, è stato aggiunto, c’è stato anche un problema di messa a punto specifica delle moto, senza quindi alcun difetto nella gomma. Aoki ha però anche aggiunto che in vista del GP d’Italia, sulla veloce pista del Mugello dove sono previste temperature molto elevate, in Giappone stanno costruendo delle gomme speciali per evitare qualsiasi problema. Piuttosto duro, come suo solito, Stoner sulla spiegazione fornita dalla Bridgestone: «Corro per loro dal 2007 e da allora, quando ci sono dei problemi, sento ripetere sempre le stesse cose. La realtà è che la tecnologia va avanti, ma i tempi peggiorano anno dopo anno per le gomme».
5-6% CON GAS APERTO
Il circuito del Sachsenring è molto stretto e corto: così tanto, che in sesta piena con il gas completamente spalancato, si sta solo per il 5-6% del totale.
PETRUCCI: FUTURO IN DUCATI
Nonostante una CRT lentissima e poco competitiva, Danilo Petrucci si sta mettendo in mostra. «E’ un bel pilota» conferma il capo tecnico Giovanni Sandi, uno che, in passato, ha corso (e vinto) con campioni come Tetsuya Harada, Max Biaggi, Jorge Lorenzo (tanto per citarne qualcuno): se ne sono accorti anche in Ducati e Danilo, nei test del lunedì al Mugello, salirà su una Desmosedici. Non è una prova fine a se stessa, perché l’intenzione della Casa di Borgo Panigale è quella di affidargli una moto satellite nel 2013, quando Le Ducati in pista saranno probabilmente tre.
LORENZO: CARTELLINO GIALLO
Dopo quanto accaduto ad Assen, con Alvaro Bautista retrocesso all’ultimo posto sullo schieramento al Sachsenring per il grave errore commesso in partenza, coinvolgendo Jorge Lorenzo, si è discusso molto sulla correttezza della penalizzazione. Il più scontento era proprio Lorenzo, che già a caldo aveva chiesto che Alvaro fosse squalificato per una gara. In Germania, Jorge ha detto che: «ci vorrebbe un avvertimento, un cartellino giallo come avviene nel calcio, al quale deve seguire un cartellino rosso, con pesante sanzione, nel caso un pilota commetta per la seconda volta lo stesso errore». Un’idea che è stata bocciata dalla GP Commission.
IO L’AVEVO DETTO
Fabio Barchitta, responsabile FTR, venerdì pomeriggio: «Questa è una pista particolarmente favorevole per le CRT». In gara, la prima CRT, Randy De Puniet, si è presa 53”176, poco meno di due secondi al giro - una vita su un tracciato di 3671 metri – e per la seconda volta in questa stagione ci sono stati dei doppiati.
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