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Ed eccoci a un nuovo appuntamento con l'ingegner Giulio Bernardelle, affiancato da Giovanni Zamagni, per la descrizione del circuito del GP in programma: un'analisi curva per curva che che permetterà di svelare tutti i segreti della pista. Ma non solo, perché nel farlo scopriremo quali sono i piloti con uno stile di guida che meglio si adatta al tracciato, e quali le moto più performanti. Anche nel GP di Assen prestiamo particolare attenzione alla rapportatura del cambio, grazie ai dati forniti dal team Pramac.
Quella di Assen è una pista dal disegno “naturale” e atipica nei confronti dei tracciati moderni. E’ l’unica pista del motomondiale dove si corre dal 1949, per 70 anni di fila. Ad Assen c’è stata l’ultima vittoria di Rossi in MotoGP e il grave incedente occorso a Mick Doohan nel quale rischiò l’amputazione di una gamba.
E’ una pista molto mossa, senza lunghi rettilinei, con poche curve lente e con molte curve da raccordare con precisione. La particolarità tecnica che riguarda la messa a punto delle moto è la diversa rapportatura del cambio (qui le MotoGP superano appena i 300 orari) e serve una apposita taratura dei sistemi di gestione elettronica del motore. Una pista che offre punti di sorpasso insoliti, oltre alla famosa ultima variante.
Vediamo i punti forti delle diverse moto, e dei piloti protagonisti, che questo fine settimana si confronteranno ad Assen.