GP di San Marino. L'analisi tecnica di Maio Meregalli, Yamaha

GP di San Marino. L'analisi tecnica di Maio Meregalli, Yamaha
Maio Meregalli, team manager Yamaha, commenta per Moto.it il GP di San Marino, che ha visto la vittoria di Jorge Lorenzo e il quarto posto di Valentino Rossi | G. Zamagni, Misano
18 settembre 2013

Punti chiave

MISANO ADRIATICO – Maio Meregalli, team manager Yamaha, commenta per Moto.it il GP di San Marino.

“Prima di tutto devo fare i complimenti a Lorenzo e alla squadra, che ha reagito benissimo alle difficoltà di venerdì. In ogni turno è stato provato qualcosa di nuovo, fino a quando, nel warm up, è stata trovata una soluzione ottimale che ha trasmesso a Jorge quel feeling che cercava. Poi il pilota ci ha messo del suo: dare 1”7 nei primi due giri al secondo è qualcosa fuori dal comune. Non ha sbagliato niente, ha tenuto un ritmo insostenibile: è vero che Marquez ha fatto un paio di errori, ma a Misano sarebbe stata comunque dura per lui”.


Hai detto, giustamente: “Jorge ha fatto la differenza”; prova a fare una percentuale di merito di questa vittoria tra moto e pilota.
“Non si possono fare percentuali: la moto da sola non va e il pilota senza moto non vince. E’ stato fatto un lavoro importante, anche con l’introduzione del cambio “seamless”: sapevamo che funzionava, ma il pilota ha dovuto abituarsi e abbiamo anche dovuto modificare alcuni settaggi, perché la moto reagiva in un modo diverso. Insomma, tutti hanno fatto un gran lavoro”.


C’è il rammarico per non aver avuto prima il “seamless”?
“Sì, però hanno fatto il meglio che potevano, riuscendo a inserirlo nel carter tradizionale, ma c’è voluto del tempo. Poi hanno voluto avere il giudizio dei piloti e quando è stato positivo hanno voluto passare tutte le prove di affidabilità, perché se si blocca il cambio, si inchioda anche la ruota posteriore. Prima di introdurlo volevano essere sicuri al 100%”.


Valentino Rossi solo quarto: le aspettative erano più alte. Qual è il tuo giudizio?
“Dopo le prove pensavamo a un podio per Valentino, addirittura sognavamo un primo e un secondo posto per portare via punti a Marquez. Non ce l’abbiamo fatta: sicuramente c’è del rammarico, ma non ci arrendiamo…”.

In passato ho visto vincere il titolo con quasi 90 punti di scarto: continuiamo a crederci

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34 punti tra Lorenzo e Marquez: sono troppi da recuperare?
“Sono tanti, ma non troppi. In passato ho visto vincere il titolo con quasi 90 punti di scarto: continuiamo a crederci, specie dopo queste due vittorie”.


Personalmente, mi colpisce come Lorenzo riesca sempre a risollevarsi dopo una “bastonata”: dopo Indy e Brno sembrava subire il talento emergente di Marquez, ma ha vinto due gare consecutive, ancora più forte di prima: concordi?
“E’ così. Ha dimostrato che in questo momento è il pilota più forte”


La classifica dice che Pedrosa ha gli stessi punti di Lorenzo, ma le ultime gare dicono che per il titolo sarà solo una sfida tra Marquez e Lorenzo.
“In questo momento Jorge e Marc guidano sopra tutti gli altri: Lorenzo ha gli stessi punti di Pedrosa, solo perché ha avuto qualche problema”.