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«E’ stato un fine settimana abbastanza difficile per la messa a punto delle moto, con tre turni su quattro bagnati. Fortunatamente avevamo provato qui a marzo e questo ci ha comunque permesso di essere protagonisti con Lorenzo: con lui avremmo dovuto azzardare la gomma dura davanti, perché con la morbida ha dovuto mollare negli ultimi giri. Con Spies, invece, abbiamo avuto qualche difficoltà».
Cosa sta succedendo a Ben Spies?
«Stiamo cercando di capirlo anche noi. Gli mancava confidenza sull’anteriore, specie nei curvoni veloci. Abbiamo lavorato parecchio, cercando di dargli quel carico che cercava, ma forse abbiamo esagerato e siamo andati dall’altra parte. E’ strano: non era reduce da una brutta caduta, ma fin dall’inizio non aveva fiducia con l’anteriore. Sappiamo cosa fare e in Portogallo, nel primo turno di libere, proveremo una diversa messa a punto, sperando sia la soluzione del problema».
Ci si aspettava una sfida Lorenzo-Pedrosa, invece è stato un duello Stoner-Lorenzo: sorpreso dalla prestazione di Casey?
Stoner ha fatto una gran gara e gli faccio i complimenti. Ma penso che se Lorenzo avesse avuto la dura, poteva finire diversamente
«Sì. Stoner ha fatto una gran gara e gli faccio i complimenti. Ma penso che se Lorenzo avesse avuto la dura, poteva finire diversamente».
Si può dire che tecnicamente, Honda e Yamaha si equivalgono?
«Direi di sì. Nel complesso mi sembrano ugualmente competitive».
Grande prestazione di Cal Crutchlow con una Yamaha satellite: cosa ne pensi?
«Cal è un pilota veloce, aggressivo: nelle prime due gare è migliorato parecchio. Qui si è dimostrato rapido sull’asciutto, sul bagnato, in ogni condizione: il giudizio è davvero molto positivo».
Cosa pensi della Ducati?
«Hayden è partito in prima fila, gli altri più indietro, ma con il passare dei giri anche Nicky ha dovuto rallentare, non so perché. Da una parte sembra che migliorino, dall’altra che peggiorino».
Chiudiamo con il vincitore della Moto3 Romano Fenati.
«Fenati Fenomeno! E’ solo alla sua seconda gara di mondiale e sta facendo qualcosa di impressionante. Nel nostro team ci sono tante persone non italiane e non sapevano nemmeno chi fosse e tutti hanno detto: impressionante! Non ha esperienza, ma con le condizioni difficili di Jerez è stato l’unico a non sbagliare, dando 30 secondi al secondo. Tanto di cappello: è assolutamente un pilota da prendere in considerazione per il futuro. E’ presto, è solo la seconda gara, ma bisogna solo fargli i complimenti».