GP di Valencia. Le anticipazioni dei piloti

GP di Valencia. Le anticipazioni dei piloti
Lorenzo punta a concludere la stagione con una vittoria. Pedrosa ancora con i postumi dell'infortunio è fuori gara. Rossi aspetta di salire sulla Ducati per i test di martedì | G. Zamagni, Valencia
4 novembre 2010

Punti chiave

 
 VALENCIA – Il circuito è piccolo e poco adatto alla MotoGP, ma non è per questo che Jorge Lorenzo fatica su questo tracciato, dato che qui non ha mai vinto in nessuna classe.
«Vincere qui è una mia ossessione – scherza, ma non troppo -: sarebbe il massimo finire questa stagione passando per primo sotto la bandiera a scacchi, ma se non ce la farò non sarà poi così grave. Sinceramente, sono un po’ stanco, non tanto fisicamente quanto mentalmente, ma cercherò di mettere tutte le ultime energie in questo GP. Poi, settimana prossima inizierà una nuova era, con tanti cambiamenti importanti: io rimango con la stessa moto e con lo stesso team, ma muterà la mia posizione all’interno della Yamaha. Per certi versi sarà un cambiamento importante anche per me».


Dani Pedrosa è l’unico pilota ad aver vinto qui in tutte le cilindrate ed è chiaro che, in condizioni normali, sarebbe uno dei favoriti. Ma Dani risente ancora dell’operazione alla spalla sinistra, infortunata in Giappone.
«Per me è sempre un piacere correre qui, davanti a così tanti appassionati. Nel 2009 avevo vinto, ma quest’anno sono reduce da un infortunio: all’Estoril, settimana scorsa, non potevo controllare al meglio la moto e non riuscivo a fare sorpassi quando mi sono trovato in mezzo al gruppo. Vedremo come andrà qui: è l’ultima gara e voglio finire al meglio».


Per Valentino Rossi non è facile concentrarsi sul GP, perché l’aspettativa più grande è per i test di martedì e mercoledì quando salirà sulla Ducati. Ma, in ogni caso, Rossi assicura che, come sempre, spingerà al 100%.
«Sarà interessante provare la Ducati per la prima volta ed è anche abbastanza positivo salirci su una pista a me non troppo favorevole. Però prima dei test c’è la gara: per certi aspetti non significa molto, perché i giochi ormai sono fatti, ma è importante per chiudere al meglio la storia con la Yamaha. In Portogallo abbiamo lavorato bene, qui dovremo cercare di essere veloci fino alla fine. A Valencia solitamente l’M1 ha qualche problema, anche a causa dell’erogazione della potenza, però nel 2009 ho fatto secondo, non troppo lontano da Dani. 19 punti da recuperare da Pedrosa, secondo in classifica, sono tanti, ma ci proviamo e bisogna anche cercare di mantenere il terzo posto, perché qui Stoner va molto forte. Insomma, si riesce comunque a pensare alla gara, anche perché a livello emotivo è sempre più eccitante il GP di un test. Nelle prove di martedì penso che ci sarà la Desmosedici del 2011 (ci sarà, con due differenti configurazioni di motore, “screamer” e “big bang”, nda); come caratteristiche fisiche Hayden è più simile a me, ma Stoner è andato fortissimo nelle ultime gare. Con Nicky credo che potremo fare un buon team, con una piacevole armonia».


Anche Casey Stoner, naturalmente, è atteso a un grande cambiamento, ma anche lui assicura di rimanere concentrato sull’ultimo GP con la Ducati.
«Sia per me sia per Valentino sarà una sfida importante e, forse, Rossi farà più fatica ad abituarsi alla Ducati rispetto a quando era passato dalla Honda alla Yamaha. Ma anch’io, dopo quattro anni con la Desmosedici, dovrò cambiare qualcosa, perché questa moto è diversa dalle altre. Fortunatamente avrò con me i miei meccanici, quelli che mi seguono da quattro anni: per me sono come la mia famiglia. In Ducati ho passato quattro anni molto belli, con tanti ricordi speciali, a cominciare, naturalmente, dal mondiale del 2007. Con tutti ho avuto un buon rapporto, in particolare con Filippo Preziosi, ma questa ultima gara non è un appuntamento speciale e la affronto come tutte le altre: cercando di vincere».

Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Rossi nel box in alto a sinistra.

 

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