MOTEGI – Dopo due GP travagliati per il meteo, in Giappone si comincia con una giornata di prove libere finalmente riscaldata dal sole, con due turni sfruttati al massimo dai piloti. Al mattino il più veloce è Jorge Lorenzo, ma Dani Pedrosa si rifà al pomeriggio (e nel combinato dei tempi) con un ottimo 1’46”088, due millesimi più rapido del primato della pista (1’46”090, che appartiene allo stesso spagnolo della Honda), in una sessione dominata, ancora una volta dai due rivali in lotta per il titolo.
TERZO INCOMODO
Come al solito, Pedrosa e Lorenzo hanno lavorato in maniera differente:
Dani ha fatto meno giri, girando prevalentemente con le gomme dure, per poi ottenere il miglior tempo nel finale con la morbida posteriore, Lorenzo ha girato a lungo, utilizzando da principio la morbida posteriore (sempre accoppiata alla dura anteriore), per poi concludere con quella dura, con la quale ha ottenuto il secondo tempo assoluto, a poco più di un decimo dal rivale. In testa alla classifica sono sempre stati loro due, ma, questa volta,
Andrea Dovizioso potrebbe veramente recitare il ruolo del terzo incomodo, su una pista sulla quale nel 2010 aveva conquistato la pole (per il momento l’unica in MotoGP), sfiorando in gara la vittoria. Terzo anche nelle libere del mattino, Andrea ha iniziato subito forte – cosa che gli capita raramente e che conferma come questo circuito gli si adatti particolarmente -, per migliorarsi continuamente nel turno pomeridiano, effettuato sempre con le gomme dure. Insomma,
il Dovi è competitivo.
BENE ROSSI
In difficoltà al mattino – era solo decimo staccato di 1”228 –
Valentino Rossi pare aver risolto nel pomeriggio i problemi in staccata e uscita di curva (nelle prime libere la moto si impennava parecchio), risalendo fino al quinto posto a sei decimi (0”599) dalla vetta, con il compagno di squadra Nicky Hayden, non al meglio della condizione fisica, staccato di quasi un secondo. Per la verità,
il passo del pilota della Ducati è decisamente peggiore dell’1’46”687, ottenuto con gomma morbida posteriore, ma è comunque positivo che Valentino sia riuscito a girare sotto l’1’47”, confermando in pista quanto ipotizzato sulla “carta”: quello di Motegi è un tracciato che si adatta meglio di altri alla GP12.
STONER: DOLORANTE E NERVOSISSIMO
Per Casey Stoner il ritorno in pista dopo tre GP è stato abbastanza problematico e
un problema elettronico a una delle sue RC213V dopo solo due curve del primo giro del primo turno di libere non ha certo contribuito a rasserenarlo. Zoppicante in maniera evidente
, Stoner ha mostrato il nervosismo dei tempi d’oro, prendendosela in modo più o meno plateale con tutti quelli che transitavano nei dintorni del box e lamentando parecchi problemi della sua Honda. Nel pomeriggio, la situazione non è migliorata, con
Casey che è retrocesso dal quarto al settimo posto, staccato di 0”890 dal compagno di squadra. Sarebbe ingiusto, comunque, pensare che avrebbe potuto fare molto meglio.
GLI ALTRI
Stefan Bradl si conferma veloce in prova con un incoraggiante quarto tempo a 0”340, mentre
Ben Spies (6° a 0”824) e
Cal Crutchlow (9° a 0”896) hanno faticato più delle aspettative. Sempre indietro
Hector Barbera (12esimo) che da quando è rientrato dopo l’infortunio non ha ancora trovato i ritmi di inizio stagione, 13esimo
Aleix Espargaro, primo delle CRT, mentre
Danilo Petrucci è stato ultimo in entrambi i turni di prove: da quando ha cambiato moto, passando alla Suter-BMW, le sue prestazioni sono paradossalmente peggiorate.
L’ANALISI DEL PASSO
Il passo più veloce è quello di Pedrosa, ma se si guarda la quantità di giri effettuati, allora Lorenzo sembra messo meglio, con ben 12 passaggi sotto l’1’47”. Molto bene anche Dovizioso con 5 giri sotto l’1’47” (come Pedrosa, ma di qualche decimo più lento), mentre anche il cronologico conferma le momentanee difficoltà di Spies e Crutchlow.
CLASSIFICA
Pos. |
Num. |
Pilota |
Nazione |
Team |
Moto |
Km/h |
Data e ora |
Distanza 1st/Prev. |
1 |
26 |
Dani PEDROSA |
SPA |
Repsol Honda Team |
Honda |
307,8 |
1'46.088 |
|
2 |
99 |
Jorge LORENZO |
SPA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
294,1 |
1'46.190 |
0.102 / 0.102 |
3 |
4 |
Andrea DOVIZIOSO |
ITA |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
294,0 |
1'46.282 |
0.194 / 0.092 |
4 |
6 |
Stefan BRADL |
GER |
LCR Honda MotoGP |
Honda |
294,2 |
1'46.428 |
0.340 / 0.146 |
5 |
46 |
Valentino ROSSI |
ITA |
Ducati Team |
Ducati |
298,0 |
1'46.687 |
0.599 / 0.259 |
6 |
11 |
Ben SPIES |
USA |
Yamaha Factory Racing |
Yamaha |
291,0 |
1'46.912 |
0.824 / 0.225 |
7 |
1 |
Casey STONER |
AUS |
Repsol Honda Team |
Honda |
295,0 |
1'46.978 |
0.890 / 0.066 |
8 |
19 |
Alvaro BAUTISTA |
SPA |
San Carlo Honda Gresini |
Honda |
297,7 |
1'46.983 |
0.895 / 0.005 |
9 |
35 |
Cal CRUTCHLOW |
GBR |
Monster Yamaha Tech 3 |
Yamaha |
293,5 |
1'46.984 |
0.896 / 0.001 |
10 |
69 |
Nicky HAYDEN |
USA |
Ducati Team |
Ducati |
289,6 |
1'47.592 |
1.504 / 0.608 |
11 |
21 |
Katsuyuki NAKASUGA |
JPN |
Yamaha YSP Racing Team |
Yamaha |
291,3 |
1'47.801 |
1.713 / 0.209 |
12 |
8 |
Hector BARBERA |
SPA |
Pramac Racing Team |
Ducati |
283,7 |
1'48.232 |
2.144 / 0.431 |
13 |
41 |
Aleix ESPARGARO |
SPA |
Power Electronics Aspar |
ART |
286,1 |
1'48.470 |
2.382 / 0.238 |
14 |
17 |
Karel ABRAHAM |
CZE |
Cardion AB Motoracing |
Ducati |
285,3 |
1'48.757 |
2.669 / 0.287 |
15 |
14 |
Randy DE PUNIET |
FRA |
Power Electronics Aspar |
ART |
283,2 |
1'48.770 |
2.682 / 0.013 |
16 |
5 |
Colin EDWARDS |
USA |
NGM Mobile Forward Racing |
Suter |
285,5 |
1'49.539 |
3.451 / 0.769 |
17 |
77 |
James ELLISON |
GBR |
Paul Bird Motorsport |
ART |
283,5 |
1'49.652 |
3.564 / 0.113 |
18 |
51 |
Michele PIRRO |
ITA |
San Carlo Honda Gresini |
FTR |
274,9 |
1'49.770 |
3.682 / 0.118 |
19 |
84 |
Roberto ROLFO |
ITA |
Speed Master |
ART |
287,7 |
1'50.292 |
4.204 / 0.522 |
20 |
68 |
Yonny HERNANDEZ |
COL |
Avintia Blusens |
BQR |
289,4 |
1'50.333 |
4.245 / 0.041 |
21 |
22 |
Ivan SILVA |
SPA |
Avintia Blusens |
BQR |
281,4 |
1'50.924 |
4.836 / 0.591 |
22 |
9 |
Danilo PETRUCCI |
ITA |
Came IodaRacing Project |
Ioda-Suter |
278,6 |
1'51.270 |
5.182 / 0.346 |