Che Rossi sta ancora cercando la posizione di guida? Che Lorenzo nella caduta ha bruciato un motore nuovo? Che è stato presentato il nuovo regolamento? Perché Dovizioso non va bene in qualifica? | G. Zamagni, Assen
Nella caduta alla prima curva provocata da Alvaro Bautista, Jorge Lorenzo non solo ha perso la gara e i 25 punti di vantaggio che aveva faticosamente accumulato nei 6 GP precedenti, ma ha anche “bruciato” un motore con appena 200 km di vita. Un bel guaio, considerando che durante la stagione possono essere utilizzati solo sei propulsori. Dopo l’incidente, Lorenzo si è subito recato in Direzione Gara per protestare contro Bautista, ma anche per chiedere la possibilità di utilizzare un settimo motore, senza incappare nella penalità che obbliga il pilota che l’ha montato a partire dalla corsia box 10 secondi dopo lo spegnersi del semaforo. Incredibilmente, pare che la Direzione Gara avesse accettato, ma la Honda, giustamente, ha fatto presente che il regolamento, per una volta, parla chiaro e non sono previste eccezioni, quindi non è stata concessa nessuna deroga. Tra l’altro, la HRC ha un dispositivo che spegne il motore in caso di caduta: se l’avesse avuto anche la M1, non si sarebbe rotto.
UFFICIALIZZATE LE NUOVE REGOLE
Come previsto, venerdì ad Assen si è riunita la GP Commission, che ha stabilito le nuove regole per il 2013. Eccole in sintesi:
- Abolita la regola del “Rookie”, che prevedeva che un debuttante in MotoGP non potesse correre il primo anno in una squadra ufficiale;
- Ogni Casa non potrà avere più di quattro moto in MotoGP;
- Non si potranno modificare le misure di alesaggio e corsa nel periodo 2012-2014;
- In MotoGP si potranno usare al massimo 24 rapporti per il cambio e 4 per la primaria;
E’ stata invece respinta – fortunatamente - la proposta di una sola moto per pilota e di passare ai freni in acciaio.
Qualche considerazione. La regola dei Rookie era sbagliata in origine e, quindi è giusto abolirla. Purtroppo, però, la decisione è stata presa non perché ci si è resi conto di aver introdotto a suo tempo una norma sbagliata, ma per consentire a Marc Marquez di entrare nel team HRC, come voluto dallo sponsor Repsol. Ecco, questo è vergognoso, ma è anche giusto sottolineare che Marquez arriva in MotoGP dalla porta principale perché bravo e non perché raccomandato.
Discutibile la regola di limitare a quattro moto per Casa, introdotto per evitare che – per esempio – con sei Honda in pista si possa lottare solo per posizioni di rincalzo. Ma così facendo si impedisce a un eventuale team di entrare in MotoGP e rinfoltire lo schieramento, sbagliata quella di congelare i motori: chi è indietro, non può più recuperare.
GP ARGENTINA NEL 2013
Già annunciato da tempo, ad Assen è arrivata la conferma ufficiale: nel 2013 – e per almeno tre anni – il motomondiale tornerà in aprile in Argentina a Termas de Rio Hondo (provincia di Santiago del Estero). La pista, lunga 4805 metri, si annuncia molto veloce – tempo previsto di 1’31”7, con una media vicina ai 190 km/h – è stata rinnovata e rifatta anche nelle infrastrutture, con un investimento di 6 milioni di dollari (poco meno di 5 milioni di euro).
GP GERMANIA FINO AL 2016
In grave difficoltà economica, il Sachsenring ha rischiato quest’anno di dover rinunciare al GP di Germania, ma l’intervento del governo locale ha risolto la situazione ed è stato ufficializzato che il circuito del Sachsenring ospiterà il motomondiale almeno fino al 2016. Per quanto riguarda il calendario della prossima stagione, Carmelo Ezpeleta, numero uno di Dorna, ha detto che verrà reso noto ad agosto, probabilmente a Indianapolis.
Sta cominciando a diventare un problema: Andrea Dovizioso ha sempre un ottimo passo in prova, ma in qualifica difficilmente riesce ad andare oltre la terza fila. Come mai? “E’ una questione mentale – non cerca giustificazioni il pilota della Yamaha - inconsciamente, quando devo fare il tempo, mi irrigidisco e non guido nel modo giusto. Purtroppo è un grosso limite, specie con le MotoGP attuali, perché partire dietro ti costringe a forzare molto nei primi giri”.
ROSSI: LA 24H A FINE CARRIERA
Valentino Rossi, si sa, è un grandissimo appassionato di auto e dopo aver provato a Misano l’Audi R8 LMS, una GT da 560 cavalli, ha parlato della possibilità di effettuare la 24 Ore di Le Mans. “E’ sicuramente una bella gara, ma molto difficile da preparare e, oltretutto, si disputa a giugno, in un periodo pieno per il motomondiale. Magari la farò quando avrò smesso con le moto, non adesso”.
GP OLANDA DI DOMENICA?
Il continuo calo di pubblico – comunque sempre numeroso qui: nei tre giorni - ha indotto gli organizzatori a pensare anche a un cambio di data, spostando la gara alla domenica, nonostante dal 1949, ovvero da sempre, si corra di sabato. Per il momento si tratta solamente di un’ipotesi, che lascia indifferente la Dorna e i piloti. Quando è stato chiesto cosa pensasse di un eventuale cambio di giorno, Casey Stoner ha risposto sorridente: “Per me va bene se lo lasciano al sabato: diciamo che non me importa nulla…”.
5 STELLE LUSSO
Come è noto, da quest’anno i piloti della Moto3 e i nuovi arrivati in Moto2 non possono parcheggiare il motorhome all’interno del paddock, per una delle tante regole assurde introdotte in questi anni dall’Irta (l’Associazione dei team) e dalla Dorna. Così molti piloti dormono nell’albergo viaggiante dei fratelli Nieto, una sorta di motorhome gigante con all’interno 6-8 camere per i piloti. Che pagano a caro prezzo, come una stanza in un hotel 5 stelle lusso: 2000 euro a GP, per un buco di circa 12 metri quadrati.
CODONE RIALZATO
Incredibilmente, Valentino Rossi è ancora alla ricerca della posizione di guida ideale per la GP12. Nel primo turno di prove libere, i suoi meccanici hanno posto tra il telaio reggisella e il codone due strati di gomma piuma, coperti poi con lo stesso codone, per alzare leggermente la posizione di guida e caricare maggiormente l’avantreno.
SPIES: TIMIDO O MALEDUCATO?
Ben Spies è un pilota davvero particolare, molto chiuso, probabilmente il più timido del paddock. E’ per questo, dicono, che nel quotidiano incontro con i giornalisti all’interno dell’hospitality Yamaha si presenta immancabilmente con gli occhiali da sole sugli occhi. Più che timidezza, sinceramente, sembra maleducazione.
LORENZO: ADDIO MANAGER
Jorge Lorenzo ha confermato di aver rotto il rapporto con il manager Marcos Hirsch, immediatamente dopo aver rinnovato il contratto con la Yamaha fino al 2014. Una coincidenza sospetta e, secondo qualcuno, Lorenzo avrebbe scaricato il manager per non aver saputo trattare come sperato con la Honda “Non è assolutamente così – ci ha tenuto a smentire Jorge -: semplicemente, già da tempo avevamo deciso che il nostro rapporto si era concluso ed eravamo d’accordo nel separarci dopo la firma del contratto. Così è stato, non c’è assolutamente altro. Marcos è stato una delle persone più importanti della
mia vita, mi ha aiutato a crescere sia fisicamente sia mentalmente”. Hirsch, in ogni caso, non era molto amato all’interno del paddock.
ROSSI BENEDICE CRUTCHLOW
La Ducati, si sa, è interessata a Cal Crutchlow sia come compagno di squadra sia come eventuale sostituto di Valentino Rossi, che, in qualche modo, “benedice” la scelta della squadra italiana: “Ha lo stile giusto per la Desmosedici”.
QUANTE CADUTE
Ad Assen si sono viste tante cadute in MotoGP in prova e, soprattutto, in gara. Quando un giornalista ha chiesto, dopo il GP, a Casey Stoner quale fosse la causa, l’australiano non ha perso l’occasione per ironizzare: “Colpa del nuovo pneumatico Bridgestone anteriore”. In sala stampa tutti hanno riso, tranne, naturalmente, gli uomini della Casa giapponese. E Dani Pedrosa ha aggiunto: “C’è poco da ridere, è esattamente così. Era già successo anche a Silverstone”.
IO L’AVEVO DETTO
Alvaro Bautista, dopo l’ottavo posto in qualifica: “Ho un buon passo, sarà fondamentale partire bene”!
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