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Tutti lo chiamano “Dream Team”, team da sogno, denominazione che però non piace ai due piloti, Marc Márquez e Jorge Lorenzo, 12 titoli mondiali e 138 vittorie in due. Nella presentazione ufficiale di Madrid i due si sono presentati non al meglio della condizione fisica: Márquez non ha ancora recuperato dopo l’operazione alla spalla sinistra, Lorenzo si è rotto lo scafoide sabato scorso, facendo dirt track.
«Non ci voleva, rallenta un po’ il lavoro di sviluppo, ma è meglio adesso piuttosto che a metà stagione» fa buon viso a cattivo gioco il team manager Alberto Puig. Il quale, dovrà essere bravo a gestire due campionissimi così: adesso è tutto rose e fiori, sorrisi e pacche (metaforiche…) sulle spalle, con Jorge che chiede aiuto a Marc per aprire la bottiglietta dell’acqua.
Ma come sarà quando si andrà in pista? I piloti minimizzano: «Ci potrà essere qualche tensione, ma siamo due persone adulte, sappiamo gestire queste cose: non dovrebbero esserci problemi» dicono d’accordo i due campioni.
E’ questo però il tema della presentazione: due così, potranno non litigare durante il campionato? Gli esempi passati non sono favorevoli – da Doohan e Crivillé (tanto per rimanere in casa HRC…), da Rossi e Lorenzo, da Senna e Prost (per fare un esempio con la F.1) – sono sempre state scintille. Senza dimenticare che Lorenzo, in MotoGP, ha avuto da dire con tutti i
compagni di squadra: prima con Rossi, poi con Spies, infine con Dovizioso…
Sulla carta, però, questa è sicuramente la squadra da battere.