Honda resta fornitore unico motori in Moto2

Honda resta fornitore unico motori in Moto2
Confermata fino al 2018 la formula monomotore per la classe intermedia. Preparativi per un Motomondiale con due sole categorie prototipi?
28 novembre 2014

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Squadra che vince non si cambia: la Moto2 resterà invariata, al netto dei piccoli affinamenti regolamentari di rito (che per la verità sulla classe intermedia si sono visti con il contagocce) per altri tre anni. Con Honda a fornire un propulsore per tutti e mano libera a team, preparatori e telaisti in termini di ciclistica e componenti di contorno. Ed elettronica praticamente pari a zero, soluzione che stride se si pensa alla situazione del Mondiale Supersport, ma anche solo della produzione di serie.

Fino a qui tutto bene? Si e no. Perché se è vero che la Moto2 è una categoria che ha raggiunto egregiamente i suoi obiettivi di economia e spettacolo, è altrettanto vero che non offre granché dal punto di vista dell’interesse di costruttori, cacciatori di talenti e alla fine anche pubblico che fatica a percepire le marche in gara. Tutti aspetti per cui ci si sta rivolgendo sempre di più alla Moto3, capace di offrire grandissimo spettacolo, marchi riconoscibili dagli appassionati e un certo valore formativo per quanto riguarda messa a punto tanto della ciclistica quanto dell’elettronica.

Il mantenimento della formula monomotore ha prevedibilmente azzerato l’interesse dei costruttori (vi immaginate Yamaha, ma anche Ducati o KTM, correre con un propulsore Honda?) e anche dal punto di vista ciclistico si sta assistendo ad un sostanziale appiattimento verso il fornitore più efficace. Non si capisce, tra l’altro, perché mantenere questa formula ormai inutile anche da un punto di vista politico – la soluzione è stata strumentale ad evitare collisioni con Infront e il Mondiale Supersport – ed economico, stante che difficilmente un’azienda delle dimensioni di Honda trae rilevanti benefici dal fornire un centinaio di propulsori CBR ad ExternPro, l’azienda che da quest’anno si occupa di preparazione e manutenzione dei motori utilizzati nel Mondiale in sostituzione della precedente Geo Technology.

Entusiastiche, come è ovvio, le dichiarazioni delle parti in causa a partire dall’AD di Dorna Carmelo Ezpeleta: «La Moto2 è stato un successo fin dall'inizio, e continua a migliorare! Honda è fornitore unico dei motori sin dalla prima gara e sono felice di continuare a utilizzare i loro propulsori per i prossimi tre anni. Il motore Honda non solo ha dato linfa nuova al paddock, ma si anche dimostrato molto affidabile. Vorrei anche dare il benvenuto a bordo alla ExternPro, che finora hanno fatto un ottimo lavoro durante i test pre-campionato, e senza dubbio continuerà a farlo per le prossime tre stagioni»

Concetti riecheggiati da Shuhei Nakamoto, vicepresidente esecutivo di HRC. «La categoria Moto2 prosegue la sua crescita, preparando i piloti per la classe regina. Honda è orgogliosa di sostenere questa classe per altri 3 anni: insieme con ExternPro e Dorna continueremo a lavorare sodo per fornire il miglior materiale possibile»

Fa sorridere il fatto che proprio Honda, che ha bellamente bypassato la classe intermedia portando Jack Miller dalla Moto3 alla MotoGP, parli di valore formativo della Moto2 ma si sa, i giapponesi e nello specifico Nakamoto sono sempre machiavellici nelle loro manovre e dichiarazioni. Da parte nostra non crediamo troppo azzardato pronosticare un Motomondiale sempre più orientato verso due sole categorie, magari con un palinsesto arricchito da gare di contorno e campionati continentali. Sta a vedere che la scommessa Miller rappresenta una prova generale di futuro…

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