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Grandi progetti per Husqvarna. Nell’intervista a Stefan Pierer realizzata dal collega e amico Gunther Wiesinger, pubblicata su SpeedWeek.com, si racconta della possibilità che il marchio svedese possa impegnarsi in futuro nella GP, nella fattispecie in Moto3, e forse anche in Moto2.
Husqvarna nei GP si è già vista, in passato: trascurando i primi anni Settanta – col quinto posto in 500 dello svedese Bo Granath, due volte sul podio nel ’72- ricorderete nella stagione 2014 le buone gare di Danny Kent (due podi) e Niklas Ajo, poi Dalla Porta (ottavo in GBR) e la Herrera l’anno successivo.
Quelle moto non erano che KTM diversamente colorate, bianche e blu con tanto giallo: il gruppo KTM aveva appena rilevato il marchio Husqvarna da BMW, e si voleva dare evidenza all’operazione non solo nel mondo dell’offroad, ma anche sulle piste del mondiale. Ebbene, negli ultimi anni Husqvarna è cresciuta tanto, è passata dai seimila pezzi del 2013 ai 48.500 dell’anno scorso, sono nati i due modelli stradali Svartpilen e Vitpilen, l’obiettivo di Pierer è di creare una gamma completa di stradali. «In tre o quattro anni – ha dichiarato il CEO Pierer - voglio diventare con Husqvarna il secondo produttore europeo».
Per centrare l’ambizioso obiettivo, Pierer e il responsabile del prodotto, Hubert Trunkenpolz (nipote di uno dei fondatori di KTM) hanno valutato il posizionamento dei due marchi e le relative strategie: il ritorno in grande stile alla velocità è oggi considerato molto probabile.
«Abbiamo riflettuto – ha spiegato Stefan Pierer - su come posizionare Husqvarna accanto a KTM. Nell'offroad funziona perfettamente, e i nostri due marchi corrono l'uno contro l'altro. Perché non farlo anche in Moto3 o in Moto2? Sarebbe perfettamente logico».