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SCARPERIA – Secondo in MotoGP, battuto per appena 180 millesimi solo da Marc Marquez, uno che quest’anno non è ancora stato sopravanzato da nessuno: come dire che la prestazione di Andrea Iannone vale come una pole position.
«E’ una prestazione incredibile per me, per la squadra che qui è di casa (il team Pramac è di Siena, NDA), per la Ducati, in un circuito speciale: davvero una grande soddisfazione, un risultato importante. Domani, però, sarà un po’ differente, perché dopo cinque, sei giri le gomme calano tanto e Honda e Yamaha sono più costanti».
Qual è l’obiettivo?
«Il principale è non cadere! Comunque ho un buon passo, sono efficace anche con le gomme più dure: non credo che qui si possa montare la soffice posteriore come avevo fatto a Le Mans. Proverò a ottenere il mio miglior risultato in MotoGP (al momento è il sesto posto del GP dell’Argentina, NDA), credo di avere un buon potenziale. Spero di partire subito forte».
E’ un risultato che potrebbe essere importante per il futuro?
«Sarei curioso di capire cosa ne pensa la Ducati… A me piacerebbe molto entrare nel team ufficiale, anche se, per la verità, non mi manca nulla nella mia squadra attuale. Ma non c’è solo la Ducati, ho avuto altre offerte: significa che in questi due anni ho fatto vedere qualcosa di buono, anche se qualcuno dice che sbaglio troppo. Io credo di poter fare bene anche in MotoGP».
Si può salire sul podio?
«Il podio è sempre un sogno, ma adesso non ci penso».
Che sensazione si prova a fare un giro così?
«A questi livelli, quando spingi così forte, in realtà non ti rendi conto di quanto stai andando, di fare qualcosa di differente da un giro “normale”. E’ vero però che quando vedi il tempo poi ti gasi…».
Rossi dice che 350 km/h di velocità massima non hanno senso: qual è la tua opinione?
«Ci sono tante cose che non hanno senso nella vita…Noi abbiamo “solo” la velocità massima, se ci tolgono anche quella è finita. Allora bisognerebbe mettere anche un limite per far curvare meno Honda e Yamaha…».