Il 2025 è un anno speciale. Riflessioni tra la matematica e la storia

Il 2025 è un anno speciale. Riflessioni tra la matematica e la storia
Il numero è particolare, un quadrato perfetto. E viene la voglia di scavare tra le particolarità delle stagioni che finiscono per 5: solo un gioco, certo, ma che può servirci per ripassare la nostra storia
3 gennaio 2025

Chi ama i numeri sarà contento di sapere che il 2025 non è un anno qualsiasi: è un anno... matematico. 2025 è un quadrato perfetto, il quadrato di 45. Il prossimo che ci capita (46 per 46) cadrà nel 2116... In più, il 45 è un numero particolare: è la somma di tutti i numeri dall'1 al 9. E ciliegina sulla torta, il nuovo anno è anche un anno santo, anzi l'Anno Santo. Ce n'è di particolarità.

Sarà un anno speciale anche per la MotoGP e ci sarà da divertirsi. Bagnaia contro Marquez in Ducati, Diggia con la GP16 factory, Martin sull'Aprilia con Bezzecchi, sulle KTM Acosta con Binder e Bastianini con Vinales, la Yamaha con Pramac e forse il V4, le Honda a inseguire e i neo promossi di talento come Aldeguer, Ogura, Chantra...

A proposito di numeri, ci è venuta la voglia di verificare se le stagioni del motomondiale che finiscono per il numero 5 sono state particolari, e la risposta è sì. Molte lo sono state. È solo un gioco, ok, ma che può servire a ripassare la nostra storia.

1955: compare la Guzzi otto cilindri

Soltanto otto GP e il britannico Geoff Duke conquista con la 500 Gilera il terzo titolo consecutivo (quarto e ultimo per lui, nel '51 già campione con la Norton). Gli altri titoli vanno a Bill Lomas su Moto Guzzi la 350, a Müller su NSU la 250 (ma solo dopo una contestata squalifica di Lomas ad Assen, dove Bill aveva vinto su MV Agusta) a Carlo Ubbiali su MV la 125. Tra i sidecar titolo a Faust con motore BMW.

È una stagione trionfale per le case italiane dopo il ritiro delle inglesi e appare sul motomondiale il capolavoro assoluto dell'ingegner Carcano: la incredibile otto cilindri della Moto Guzzi. Impressiona in prova ma purtroppo non è ancora pronta per le gare.

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1965: sulle MV esordisce Ago, con quattro vittorie

Ben tredici prove, da Daytona al Giappone. Per Hailwood c'è l'ultimo dei quattro titoli in 500 con la MV, l'anno dopo passerà alla Honda ma la 500 gli sfuggirà. Le altre classi ai giapponesi: la 350 alla Honda di Redman, la 250 a Read su Yamaha, in 125 Anderson su Suzuki, la 50 a Bryans con la incredibile Honda bicilindrica bialbero. Alla BMW i sidecar, tredicesimo titolo con Scheidegger.

Anno specialissimo anche il 1965, perché assistiamo all'esordio di Giacomo Agostini (ex Morini) sulla nuova tre cilindri MV Agusta. Ago in 500 e 350 è secondo dietro al compagno Mike: con la 350 vince in Germania, Finlandia e al Nazioni di Monza, con la 500 in Finlandia ed è la prima doppietta in carriera.

1975: arriva il primo titolo giapponese in 500

Ben dodici GP, tutti in Europa. Questa è la stagione più speciale perché Giacomo Agostini porta in Yamaha il primo titolo mondiale della classe 500 per una casa giapponese, nonché il primo a due tempi. È una svolta epocale, nulla sarà più come prima. Per Ago è il quindicesimo e ultimo titolo.

La 350 va all'esordiente Cecotto, 19 anni soltanto: con la Yamaha Venemotos batte Ago. A Villa la 250 (HD), la 125 a Pileri su Bianchi con uno storico gioco di squadra in Morbidelli. Nieto prevale nella 50 su Kreidler, Steinhausen nei sidecar con motore Konig, primo 2T anche qui.

A fine stagione vengono annunciati ritiri importanti: Yamaha, poi Suzuki (due vittorie con Sheene) e MV. Nel '76 le moto saranno affidate a team esterni, garantendo l'assistenza.

1985: l'ultima grande doppietta con Spencer

Dodici prove partendo dal Sudafrica. È l'anno della storica doppietta di Freddie Spencer su Honda nelle classi 500 e 250. In 500 si tratta del secondo titolo per lui e per la Honda (il primo nel 1983), mentre la 250 arriva diciotto anni dopo il mondiale di Hailwood nel 1967.

La 125 va per la prima volta a Fausto Gresini sulla Garelli dopo un gran duello con PP Bianchi. Dorflinger prevale nella classe 80 dove c'è l'ultima vittoria di Angel Nieto, la novantesima, in Francia.

1995: Schwantz si arrende, chiude il ciclo USA

Tredici GP con il prologo in Australia, Malesia e Giappone. Sulla Honda di Mick Doohan, al secondo titolo su cinque, appare Repsol per la prima volta, Cadalora è terzo con due successi, Max Biaggi trionfa nella 250 ed è il secondo titolo dei tre consecutivi con l'Aprilia (il quarto arriverà con la Honda). Aoki campione della 125 su Honda, tra i sidecar Dixon.

Dopo sole due gare il texano Kevin Schwantz annuncia il ritiro: è troppo sofferente per continuare. Si chiude il ciclo americano inaugurato da Kenny Roberts nel 1978: il mondiale perde uno dei piloti più amati, a soli due anni di distanza dallo stop forzato di Wayne Rainey.

2005: record di GP e sboccia Stoner in 250

Ben 17 GP ed é record, compaiono Cina e Turchia, torna la gara in USA ma soltanto per la MotoGP. Valentino Rossi è campione della 500 con la Yamaha: è il secondo titolo con quella e il quinto consecutivo per lui. Vice campione è Melandri con la Honda. Pedrosa conquista il secondo titolo consecutivo in 250 su Honda e secondo è Stoner con l'Aprilia ufficiale di Cecchinello: l'australiano vince cinque gare, è sbocciato il campione che l'anno dopo passerà in MotoGP... In classe 125 Luthi su Honda, dove registriamo la vittoria di Marco Simoncelli a Jerez: la prima dell'anno e seconda in carriera.

2015: la stagione più controversa della storia

Diciotto le gare. Ritornano la Suzuki (con l'esordiente Vinales) e l'Aprilia in collaborazione con il team Gresini. Jorge Lorenzo conquista il terzo titolo in MotoGP, Zarco il primo dei due in Moto2 e Danny Kent è campione della Moto3, con la prima vittoria di Enea Bastianini. Bridgestone è all'ultimo anno in top class, sarà sostituita da Michelin.

È la stagione più controversa, che passerà alla storia della MotoGP. Le vittorie dei magnifici quattro: Lorenzo sette, Marquez cinque, Valentino quattro e Pedrosa due. Rossi è sempre in testa al campionato, fin dalla prima gara (vince in Qatar e fa dodici podi consecutivi), ma nella penultima in Malesia va in atto l'episodio chiave: ostruzione di Marquez, contatto, caduta dello spagnolo e penalizzazione per il 46. Rossi a Valencia deve partire dall'ultima fila, rimonta ma il quarto posto non gli basta: per 5 punti gli sfugge il decimo titolo.