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Jorge Lorenzo: se si potevano immaginare le sue difficoltà con la Honda, nessuno poteva prevedere che chiudesse la stagione con il ritiro. Molti anzi si illudevano di vederlo lottare con Marc nella seconda metà della stagione. E’ il maiorchino la delusione dell’anno? Oppure Valentino Rossi? I due podi del Dottore nelle prime fasi del campionato avevano rincuorato i tantissimi sostenitori, ma poi il nove volte campione del mondo si è insabbiato; Vinales e Quartararo hanno saputo risollevare la M1, costantemente tra i primi nelle qualifiche e spesso in gara. Lui no, alle prese con difficoltà di assetto mai veramente risolte.
Questa volta la nostra rosa di nomi prevede sei piloti. Anche Andrea Iannone è considerato un bel talento, e molti pensavano che l’Aprilia fosse adatta alla sua guida; non è stato così e il compagno di squadra lo ha tenuto dietro sempre, fino all’unico guizzo australiano. Danilo Petrucci, con la Ducati ufficiale, ha vinto una grande gara al Mugello, ha fatto due podi lì vicino, poi è arretrato. Ci si aspettava molti di più, è lui il più deludente?
Oppure Franco Morbidelli, alla seconda stagione in MotoGP? La moto c’era, il team pure, e il pilota è tenace e costantemente veloce. Però il confronto con Quartataro è stato stravinto dal francese e il nostro pilota, anche se non si è mai arreso, non ne esce bene. Come Pecco Bagnaia: certamente il suo primo anno in MotoGP non poteva essere esaltante perché la Ducati (versione 2018 per lui) non è la moto più facile, ma l’unico sprazzo in Australia ha deluso per primo il pilota piemontese.
Intendiamoci, qui non si tratta di promuovere o bocciare piloti. Uno solo vince, tutti gli altri perdono. Si tratta soltanto di capire che aspettative avevano i lettori su questi piloti e fino a che punto sono rimasti delusi.