Il regista di All In: "Avevamo invitato Valentino, ma ha declinato”

Il regista di All In: "Avevamo invitato Valentino, ma ha declinato”
Parla il regista spagnolo della miniserie All In su Marc Marquez: "Poiché il 2015 è un tema centrale avevamo invitato anche Rossi a partecipare, come abbiamo fatto con Lorenzo e Pedrosa". Ma Valentino avrebbe rifiutato
10 marzo 2023

Il documentario All In di Marc Márquez, del quale René Pierotti ha commentato le prime tre puntate viste in anteprima, è stato anche l’oggetto del podcast numero 103 dello Zam.  La miniserie è disponibile su Amazon Prime Video e sembra che sia stata accolta molto bene dagli appassionati. Ora parla il regista della mini serie: Jaime Perez ha raccontato in una intervista a Relevo.com qualche retroscena.

L'idea di realizzare il documentario - ha dichiarato Perez - è venuta a Márquez, che riteneva di trovarsi in un momento in cui la sua età, la sua maturità e la sua situazione personale lo rendevano pronto a registrare qualcosa di suo. Una docu-serie, come ama dire lui, su Marc Márquez come persona e non solo come pilota”.

Nel documentario, come sa chi ha visto questa serie, sono comparsi diversi piloti ospiti, come Jorge Lorenzo o Dani Pedrosa, ex compagni del 93, oppure Emilio Alzamora ex manager del pilota e a suo tempo iridato della 125. Ebbene, visto che il rapporto con Valentino Rossi era centrale, il regista oggi precisa di avere invitato anche Valentino, che però avrebbe declinato l’invito.

Perez tiene a mettere in evidenza come Marc fosse un giovane di soli 22 anni, nel 2015.

“Era molto giovane, più immaturo, viveva le cose a fondo, soprattutto quelle brutte. Era una persona che restituiva sollo palloni: tutte le critiche e tutti gli attacchi che ha ricevuto sono stati restituiti da un ragazzo di ventidue anni. Oggi è diverso: quando si è seduto ad analizzare quegli eventi, che lo hanno segnato, ha parlato in modo più pacato e più profondo: oggi è molto più maturo”.

Esattamente come Lorenzo e Pedrosa hanno accettato di partecipare, Valentino Rossi, ammette il regista, aveva tutto il diritto di rifiutare. Se è andata davvero così, è facile immaginare che il Dottore avesse poca voglia di rinfocolare le polemiche e di farlo “in casa” del rivale. 

Ora Perez si augura di poter realizzare anche la seconda parte della serie: sarebbe bello, dice, se Marc stesse finalmente bene e la Honda potesse aiutarlo a vincere ancora il titolo della MotoGP.

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