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Nell’ultimo episodio del podcast A tutto gas Giovanni Zamagni ha parlato con l’ingegner Giulio Bernardelle delle difficoltà che incontrano i piloti quando passano da una casa all’altra, in particolare quando passano dal motore 4 in linea a V4 e viceversa.
Zam ha citato i casi di Jorge Lorenzo (da Yamaha a Ducati e poi Honda), Andrea Iannone (Ducati, Suzuki e poi Aprilia), Johann Zarco (Yamaha, Ktm e Ducati), Andrea Dovizioso (Ducati e Yamaha), Maverick Vinales (Yamaha e Aprilia). Zam ha fatto notare che anche chi è passato da una casa a un’altra che hanno la stessa configurazione di motore ha faticato come Pol Espargaro (Ktm e Honda).
Ma la difficoltà dell’essere competitivi con due moto diverse è storica. Abbiamo ripercorso le stagioni dalla nascita della MotoGP, 2002, a oggi. In venti anni sono solo 7 i piloti che sono riusciti a vincere dei gran premi con due moto differenti e solo 2 hanno vinto mondiali con due moto diverse.
I due piloti che hanno vinto mondiali con case diverse sono fuoriclasse assoluti: Valentino Rossi e Casey Stoner mentre i piloti che hanno vinto gare con due moto diverse, oltre all’italiano e all’australiano sono quattro campioni del mondo e un pilota che non ha mai vinto mondiali. Vediamoli.
Nel 2002 Max Biaggi indica anche nella Honda la ragione delle vittorie del suo rivale Valentino Rossi e, dopo 4 anni di Yamaha, di cui uno in MotoGP con due vittorie, ritorna in Honda nel team satellito di Sito Pons. A Donington centra la vittoria con la Honda MotoGP e diventa il primo pilota a vincere con due case diverse nella nuova classe regina. Alla fine dell’esperienza in MotoGP avrà collezionato 5 vittorie, 2 in Yamaha e 3 in Honda.
Valentino Rossi, stufo di sentirsi dire che dominava solo perché aveva una Honda passa in Yamaha nel 2004. La storia è arcinota a tutti. Con Honda ha vinto due mondiali di MotoGP e 20 gran premi. Con Yamaha 4 mondiali di MotoGP e 56 gran premi.
Dopo aver stupito il mondo per la sua capacità, unica, di guidare la Ducati Casey Stoner passa in Honda da Livio Suppo nel 2011: è un’annata perfetta e arriva il secondo mondiale. L’australiano ha vinto un mondiale in Ducati, 2007 e 23 gran premi. In Honda un mondiale e 15 gare. Come Rossi anche Stoner dimostra di saper vincere mondiali con due case diverse.
Negli ultimi anni sono 4 i piloti che sono riusciti a vincere con due moto diverse. Il primo a fare il bis è stato Andrea Dovizioso che dopo il successo in Honda nel 2009 a Donington, sul bagnato, è tornato a vincere sette anni dopo, nel 2016, con Ducati in Malesia. Da lì è iniziato il periodo d’oro del Dovi, vicecampione del mondo per tre anni di fila e capace di grandissime vittorie all’ultima curva su Marc Marquez. Per Dovi una vittoria in Honda e 14 in Ducati.
Se a Dovi ci sono voluti 7 anni per vincere con due moto diverse a Maverick Vinales sono bastati 6 mesi. Dopo la vittoria a Silverstone con Suzuki (settembre 2016), il classe 1995 ha vinto a marzo in Qatar sulla Yamaha ufficiale. Tre vittorie nelle prime 5 gare, sembrava la nascita di un nuovo dominatore, ma poi non è andata così (fino ai drammatici problemi avuti con Yamaha e raccontati nella serie MotoGP Unlimited). Per Maverick una vittoria in Suzuki e 8 in Yamaha.
Il penultimo pilota a vincere con due moto diverse è stato Jorge Lorenzo che, al secondo anno di Ducati ha centrato tre vittorie mondiali. Peccato che i suoi trionfi siano arrivati subito dopo la rottura con la casa italiana e il suo passaggio in Honda. Probabilmente se avesse discusso del contratto dopo la vittoria in Italia avrebbe rinnovato e forse avrebbe potuto affiancare Rossi e Stoner tra i piloti vincitori di mondiali in MotoGP con due moto diverse. Per Lorenzo 44 vittorie in Yamaha e 3 in Ducati.
L’ultimo vincitore è l’outsider: Jack Miller autore di una vittoria con Honda nel 2016 e di altre 2 con Ducati lo scorso anno. Miller, tra i sette piloti citati, è l’unico a non aver mai vinto un campionato del mondo.
Al momento sono 3 i piloti ancora in attività e che quindi potrebbero vincere con una terza moto: Jack Miller è ancora in sella alla Ducati per cui non può riuscirci quest’anno ma Dovi e Vinales, se vincessero un gran premio su Yamaha o Aprilia sarebbero i primi a farlo con tre moto diverse.