Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Nuove moto costruite in pochi mesi, tanti iscritti, molto entusiasmo: a Valencia si è parlato parecchio di Moto2, la categoria che l’anno prossimo sostituirà la 250. Ormai è questo il futuro, è inutile guardarsi indietro, ma sono molti i rimpianti per la quarto di litro, anche perché i piloti di oggi più forti della MotoGP arrivano proprio da questa cilindrata.
Per durare tre gare, l’ingegner Goto, è intervenuto su molti aspetti e, al momento, la potenza sembra essere inferiore ai 130 cavalli
I dubbi sulla Moto2 sono moltissimi, perché per contenere i costi si è deciso di introdurre il monomotore, Honda 600, derivato da quello che equipaggia le moto di serie. Come le Supersport, ma con meno cavalli, perché per poter durare tre gare, l’ingegner Goto, ex progettista della HRC che ha preso in carica la gestione di questi propulsori, è dovuto intervenire su molti aspetti e, al momento, la potenza sembra essere inferiore ai 130 cavalli. Così, è ovvio chiedersi se la nuova classe sarà formativa come lo è stata la 250.
Abbiamo fatto un’inchiesta, coinvolgendo piloti, ex campioni, tecnici, progettisti: alla fine, i rimpianti per la 250 sono molto maggiori dei pareri favorevoli alla Moto2. L’unico veramente convinto che le 600 4T saranno migliori è Erve Poncharal, proprietario del team Tech3 e che l’anno prossimo schiererà due Moto2 con telaio costruito dai suoi tecnici: “La Moto2 rappresenta una grandissima opportunità, sarà una categoria bella, spettacolare, formativa”.
Ecco comunque cosa ne pensano, in ordine sparso, Valentino Rossi, Loris Capirossi, Andrea Dovizioso, Carlos Lavado (due volte campione del mondo in 250), Loris Reggiani (ex pilota e oggi commentatore televisivo), Rossano Brazzi (storico capo tecnico Aprilia, iridato in 250 con Rossi, Melandri e Poggiali), Aligi Deganello (capo tecnico di Marco Simoncelli), Gigi Dall’Igna (responsabile tecnico Aprilia) e Massimo Matteoni (tecnico 250, scopritore di molti piloti).
Giovanni Zamagni