Jorge Lorenzo: "Correre crea dipendenza"

Jorge Lorenzo: "Correre crea dipendenza"
Il campione del mondo in carica parla della sua carriera e di come, dopo i primi anni di nervosismo e tensione, ha raggiunto oggi una sicurezza in se stesso che gli permette di correre al massimo delle sue potenzialità
2 gennaio 2013

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Il campione del mondo in carica, in un'intervista rilasciata al quotidiano sportivo spagnolo Marca, parla della sua carriera e di come, dopo i primi anni di nervosismo e tensione, ha raggiunto oggi una sicurezza in se stesso che gli permette di correre al massimo delle sue potenzialità.

"Nel mio primo GP, nel 2002, ero molto nervoso - racconta Jorge Lorenzo -, avevo molti dubbi e mi sembrava una cosa più grande di me. Ora sono molto più sicuro di me stesso e non vivo la situazione con tanto nervosismo come prima. Non mi pento di niente di quello che ho fatto e tantomeno di quello che non ho fatto. Ho avuto un'infanzia felice e divertente, ho realizzato i miei sogni e quello che desideravo nella vita".


Quando pensa a cosa non gli piace del suo lavoro Lorenzo dice: "Vorrei viaggiare un po' meno e avere più tempo libero per me. Tutto sommato però il 95% delle cose che faccio mi piace, solo il 5% a volte mi pesa, ma il resto è magnifico. La competizione e lo stress delle gare alle volte danno fastidio, però sono come una droga e quando non li senti ti mancano e non desideri altro che tornare in sella. Per questo motivo molti sportivi prima si sono ritirati e poi sono tornati alle competizioni".
 

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