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Oggi a Milano abbiamo incontrato un Jorge Lorenzo sorridente e di ottimo umore, ancora fiero della sua vittoria in Qatar. Una vittoria che lo ha visto staccare il gruppo sin dai primi giri per correre poi una gara completamente in solitaria, lasciando la bagarre ben dietro le sue spalle.
Proprio per questo viene spesso additato come pilota sì bravo, ma calcolatore e dalle poche emozioni, soprattutto quelle che regala al pubblico. Abbiamo voluto sentire la sua.
Jorge, già dalla scorsa stagione molti tifosi ti hanno criticato per il tuo stile "solitario" in gara. Domenica scorsa in Qatar si sono riaccese le polemiche degli appassionati: è un bravo pilota, è veloce, ma non emoziona. Cosa vorresti rispondere a chi ti accusa di questo?
«Beh, in realtà non saprei davvero cosa rispondere... Io se posso "andare via", ci provo! Perchè guido in maniera più rilassata e quindi ho più probabilità di vincere. Quando sei in gruppo inevitabilmente si è meno sicuri, più nervosi e il rischio di sbagliare è molto più alto. Però a volte capita che si debba lottare con altri piloti, come mi è successo in passato ad esempio a Montmeló nel 2009 o a Motegi nel 2010. Anche in 250 e 125 capitava spesso che mi trovassi in bagarre e capiterà di sicuro ancora anche in MotoGP!»
Abbiamo voluto chiedere a Lorenzo anche del suo rapporto con Valentino Rossi, fatto di sorrisi e abbracci davanti ai media ma poi, a telecamere spente? E durerà?
Dalle immagini del post gara traspare un bel rapporto col tuo compagno di squadra Valentino Rossi. E' davvero così?
«Certo, facciamo parte della stessa squadra e il rapporto è davvero molto buono».
E credi che rimarrà così anche in futuro? Anche se sarete spesso costretti a dividervi il podio, come nella prima gara in Qatar?
«Spero davvero di sì! Spero che il nostro rapporto continui in questa direzione, per il bene di entrambi, della squadra e di Yamaha».
Della sua partnership con Sector, che lo vedrà protagonista della campagna advertising worldwide declinata su TV, stampa e Web, Lorenzo dice:
«Sono molto contento di far parte del Team Sector. Da oggi porto con me lo stile italiano!».