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Quattro manubri per sette piloti. Potrebbe essere il titolo di un film ambientato a Borgo Panigale. Ma è l’attuale realtà di Ducati. Perché oltre alle questioni sospese di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, di Jack Miller e Francesco Bagnaia e di Joan Zarco (per il quale si prospettava un futuro in Pramac piuttosto che in Avintia) e al ritorno di fiamma con Andrea Iannone, ora s’è aggiunto anche il sesto nome: quello di Jorge Martin, campione del mondo di Moto3 nel 2018, e ora in forza al team Ajo in Moto2. Per il giornale crash.net non ci sono dubbi: “Martin sarà un pilota di Ducati Pramac nella prossima stagione, e sostituirà Jack Miller, passato al team factory”.
Che la squadra di Francesco Guidotti avesse da tempo messo gli occhi sul campioncino spagnolo non ci sono dubbi. La cosa è nota da tempo e lo stesso Guidotti, in passato, aveva apertamente dichiarato di essere molto tentato dall’idea di scommettere su Martin. E’ giovane, ha già dimostrato di saper vincere ed ha uno stile di guida che ben si adatta alla moto di Borgo Panigale, velocissima, ma non certo “facile” come quelle degli altri marchi del circus, Yamaha e Suzuki su tutte. Lo stesso Paolo Ciabatti aveva inserito, in una recente intervista, il nome di Martin tra quelli dei “sorvegliati speciali” di Ducati, insieme a Lorenzo Baldassarri e Andrea Bastianini. L’impressione è che lo spagnolo possa averla davvero spuntata, anche perché lo stesso Martin s’è lasciato sfuggire in una intervista al canale ufficiale di MotoGp una frase piuttosto sibillina: “La Ducati è una moto che potrebbe essere adatta al mio stile di guida. Voglio lavorare per migliorare la mia tecnica anche in base a dove andrò in futuro, ma comunque è il mio manager che si preoccupa delle decisioni di mercato, ed io voglio restare concentrato solo sul fare bene in questo 2020 nel team Ajo in Moto2”. Tradotto dal politichese all’italiano: Martin ha già più di un piede in Ducati Pramac per il 2021.
Si fa sempre più lontana, quindi, la possibilità che la sella lasciata vuota da Miller in Pramac possa essere occupata da Joan Zarco, mentre non si sa nulla, ancora, circa la conferma di Pecco Bagnaia nello stesso team. L’ipotesi è che il pilota italiano vestirà anche nel 2021 i colori di Pramac, magari ereditando la moto ufficiale che quest’anno sarà proprio di Miller, ma solo se le prime uscite della stagione 2020 forniranno indicazioni solide. L’impressione, quindi, è che si stia prendendo tempo, senza particolare affanno.
Affanno che, invece, s’è visto nel team ufficiale, con il mezzo pasticcio dell’annuncio di Miller prima ancora di quello del rinnovo o meno di Andrea Dovizioso. Una situazione che ha, di fatto, buttato fuori dai giochi Danilo Petrucci, costretto ora ad un 2020 da “separato in casa” con Ducati. A tutto questo si aggiunge il fantasma sportivo di Andrea Iannone - attualmente fuori dai giochi per via della squalifica di 18 mesi e del contratto in essere con Aprilia – con il pilota abruzzese che, almeno a sentire i ben informati, potrebbe clamorosamente tornare a vestire i colori della rossa.