Jorge Lorenzo: "Sarà difficilissimo ripetersi"

Jorge Lorenzo: "Sarà difficilissimo ripetersi"
Il campione del mondo, 16 volte su 18 sul podio nel 2012, sa che nel 2013 le difficoltà non mancheranno, ma è pronto all’ennesima sfida. Specie con il nuovo, scomodo compagno di squadra | Dian Dsulistiyo
28 gennaio 2013

Punti chiave

Il Mondiale MotoGP 2013 partirà in aprile; bisogna aspettare ancora qualche giorno per i primi test (5-6-7 febbraio, Sepang), ma si inizia già a sentire la tensione e l’esaltazione per questo sport meraviglioso. In Indonesia, c’è stata la prima apparizione pubblica di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi come compagni di squadra: una specie di ritorno al passato. Dopo Valentino Rossi abbiamo potuto intervistare anche il Campione del Mondo 2012 Jorge Lorenzo.

Con lui abbiamo parlato di tante cose – delle sue possibilità in questo campionato, delle CRT, dei fan e di tanto altro: per questo voglio ringraziare Jorge Lorenzo, che in Indonesia è un po’ a casa essendo alla sesta visita nei cinque anni in cui ha corso con Yamaha in MotoGP.

 

Sei l’unico pilota ad essere venuto così spesso qui in Indonesia. Cosa trovi più interessante di questo paese?

«Mi sono innamorato dell’Indonesia la prima volta che ci sono venuto. C’è tanto verde, tanti spazi incontaminati, il clima è piacevole e la gente è davvero calda ed aperta, accogliente verso gli stranieri.»

 

L’anno scorso sei salito sul podio praticamente in tutte le gare. Cosa cambierà nella tua strategia per quest’anno?

«Beh, sarebbe bello ripetere la stagione 2012 come costanza di risultati. Sarà molto difficile, perché l’anno scorso eravamo davvero fortissimi, concentratissimi, e avevamo un’ottima moto. Ma non sarà facile ripetersi, perché basta il minimo errore per trovarsi fuori dal podio. Sarà davvero difficile salire sempre sul podio come l’anno scorso. Ma, certo, speriamo di ottenere gli stessi risultati.»

 

Ottimista?

«Si, sempre»

 

Sei molto popolare fra le donne. Ma cos’è che ti piace di più di te stesso?

«Sono una persona tranquilla, ma molto curiosa per le novità: è forse il lato di me che mi piace di più. E poi mi piace sempre migliorarmi, in tutti gli aspetti della mia vita.»

 

Si, ti vediamo molto maturato

«Ehm… è un complimento o no? (ride…)»

 

Ma certo!

«Ah, grazie! (sorride)»

 

Hai iniziato anche a correre con le quattro ruote. Ti piacciono più delle moto?

«No, le sensazioni che dà la moto sono impagabili. Ti ci puoi muovere, piegarti e rialzarti (mima il suo stile di guida in curva, NDA) mentre in auto sei seduto, praticamente immobile. In auto è tutto nuovo, ma comunque mi piace. In moto ci vado fin da bambino, mentre ho iniziato con le auto da pochi anni, quindi c’è il fascino della novità.»

 

Tutti commettiamo errori, ma quando si fanno cose del genere una, due, tre volte e non si capisce che si rischia di fare male a sé stessi e agli altri, allora serve una regola

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Quest’anno ci sarà la novità delle penalizzazioni per i piloti troppo aggressivi. Cosa ne pensi? Sarà un bene per lo sport o no?

«Sarà un bene per tutti (si entusiasma! NDA) perché non è giusto cadere se non è colpa tua ma di un altro pilota! A volte si commettono errori, tutti li facciamo, ma quando si fanno cose del genere una, due, tre volte e non si capisce che si rischia troppo di fare male a sé stessi e agli altri, allora serve una regola. Sono contento, perché ora tutti sapranno che se fanno qualcosa di sbagliato verranno puniti. Prima si poteva fare finta di non sapere, ora non è possibile – tutti dovranno pensarci almeno un po’ prima di fare certe mosse.»

 

Non credi che renderà più noiose le gare, creando i temutissimi trenini?

«No, credo che continueremo a vedere sorpassi, ma saranno sorpassi più sicuri. Si farà attenzione a passare a 10cm dall’avversario, non si vedranno più piloti passare senza pensare che potrebbero buttare per terra l’avversario. Le nuove regole serviranno: almeno, io la penso così.» (sorride e si rilassa, NDA)

 

Le CRT si sono avvicinate molto verso fine 2012. Credi che il trend proseguirà in questa stagione?

«Si… spero che si avvicinino, perché l’anno scorso prendevano 2/3 secondi, troppi, e a volte ci trovavamo a doppiare i piloti delle CRT: speriamo tutti che si avvicinino ai prototipi. L’ideale sarebbe avere una griglia fatta tutta di prototipi, ma in questo momento è difficile, per cui speriamo che le CRT diventino più competitive.»

 

Un messaggio a tutti i tuoi tifosi…?

(pensa, poi sorride, NDA) «Ciao, fratelli! (il nuovo slogan di Yamaha Indonesia, NDA). Grazie a tutti per il supporto che mi date. So che mi sostenete in tutte le gare, specialmente qui in Indonesia dove la MotoGP è tanto popolare. Grazie a tutti, speriamo di poter vincere il titolo 2013!»

 

Dian Dsulistiyo

 

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