Ken Kawauchi (Suzuki): "Soddisfatti all'80%"

Ken Kawauchi (Suzuki): "Soddisfatti all'80%"
Il responsabile tecnico del team ufficiale fa il bilancio della stagione
2 ottobre 2020

La tradizionale conferenza stampa di metà stagione quest'anno avviene un po' più tardi, per gli ovvi motivi legati a un calendario d'emergenza che porta ad avere il... giro di boa in un Gran Premio di Catalunya corso a fine settembre.
Ken Kawauchi, il direttore tecnico Suzuki MotoGP, ha fatto un'analisi della stagione finora disputata. Un'analisi che sembra confermare quei progressi constatati dopo i test invernali, sia pure con la tradizionale prudenza tipica dei giapponesi, e della Casa di Hamamatsu in particolare.

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Una modestia fin quasi ingiustificata, perché i risultati di queste ultime due stagioni hanno mostrato una GSX-RR in forte crescita, e un team capace di risultati che la Suzuki non aveva mai raggiunto con tale costanza nell'era della MotoGP.

"Si, siamo soddisfatti circa all'80% delle nostre prestazioni" ha risposto Kawauchi. "Non abbiamo fatto progressi enormi, ma rispetto allo scorso anno siamo riusciti a migliorare la moto. I tecnici a casa hanno fatto un buon lavoro così come la squadra sui circuiti, e anche i piloti sono cresciuti. Nel complesso possiamo dire di essere soddisfatti."

La particolare situazione di quest'anno ha spinto Dorna a pensare alla riduzione dei costi congelando lo sviluppo dei motori fino alla fine della stagione 2021. Su cosa si sta concentrando quindi il lavoro della Casa?

"L'obiettivo è sempre lo stesso: vogliamo più potenza senza sacrificare la guidabilità, che è il miglior pregio della nostra moto. Di fatto, non potendo cambiare le specifiche del motore, non possiamo fare altro se non cercare dei piccoli step di avanzamento nelle componenti di contorno."

Ken Kawauchi, Direttore Tecnico del team Suzuki
Ken Kawauchi, Direttore Tecnico del team Suzuki

Come suddividereste i meriti dell'aumento di prestazioni fra pilota, team e moto?

"Come potete ben vedere, il livello in MotoGP è elevatissimo, c'è una competizione estremamente serrata e quindi basta che manchi un dettaglio minimo perché i risultati diventino irraggiungibili. Il che significa, a sua volta, che l'impegno di piloti, team e Casa costruttrice sono ugualmente importanti: quando manca qualcosa, anche minuscola, si vanifica il lavoro di tutti."