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L'anno prossimo la KTM sarà schierata in tutte e tre categorie del motomondiale: in Moto3 (quasi certamente da campione in carica), in MotoGP (con la RC16 guidata da Bradley Smith e Pol Espargaró, moto che debutterà nell'ultima gara di quest'anno a Valencia), e farà il suo ingresso anche in Moto2 con una moto che, ovviamente, avrà comunque il motore Honda 600 a quattro cilindri, come prescrive il regolamento monomotore di quella classe.
Alle guida della nuova moto, che avrà un telaio a traliccio e sospensioni WP, ci sarà la coppia costituita dal sudafricano Brad Binder, dominatore della stagione Moto3 in corso, e dal portoghese Miguel Oliveira, che l'anno scorso si è è piazzato secondo in Moto3 alle spalle di Danny Kent (i due furono compagni di squadra nel 2015). In primo momento, però, era stata ipotizzata la presenza di Thomas Luthi al fianco di Binder.
Le nuove moto, le sole KTM in griglia nella Moto2, saranno gestite dal Team Ajo Motorsport, leader del mondiale Moto3 e da cinque anni legato alla Casa austriaca, e lo sponsor principale sarà quindi Red Bull. Oliveira, che quest'anno ha corso per la prima volta in Moto2, vanta sei vittorie e sette podi all'attivo, tutti in Moto3.
La moto attualmente sta seguendo un programma di test, mentre Binder e Oliveira inizieranno a prenderne le misure a partire dal prossimo 16 novembre.
Il perché puntare su un team Moto2 era stato già motivato da Stefan Pierer , e in quest'occasione è stato ribadito da Pit Beirer, numero uno di KTM Motorsport e nella foto qui sotto alla firma dell'accordo con Aki Ajo: «Vediamo la Moto2 come una piattaforma nella quale far crescere i piloti KTM nel loro percorso dalla Rookies Cup alla MotoGP».