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Con le due vittorie conquistate da Brad Binder nel GP della Repubblica Ceca e da Miguel Oliveira nel GP di Stiria, KTM ha perso immediatamente le concessioni previste per le squadre in crisi di competitività, raggiungendo quella quota di 6 concession points (a cui peraltro contribuisce anche il podio di Pol Espargaro, che porta il totale a 7) che fa da spartiacque fra... la possibilità di provare e sviluppare, e le restrizioni di cui sono già oggetto - ovviamente - Honda, Yamaha, Suzuki e Ducati.
Siamo abbastanza sicuri che in quel di Mattighofen non stiano certo piangendo, visto il valore delle vittorie (e la posizione nella classifica iridata, che in un Mondiale "strano" come questo del 2020 può portare a qualunque cosa) ma vale comunque la pena di vedere cosa esattamente comportino le affermazioni di questi ultimi tre GP.
KTM inizia con il perdere, con effetto immediato (ovvero già dal giorno successivo al GP di Stiria) la possibilità di effettuare test privati senza limitazioni con i piloti ufficiali, fatto salvo il limite dei 120 pneumatici a disposizione per ciascuno dei piloti titolari - i collaudatori non fanno parte del conteggio quindi, per capirci, la squadra ufficiale KTM dispone di 240 gomme Michelin da distribuire fra Espargaro, Binder e Pedrosa, mentre altre 240 sono a disposizione per il team Tech 3, utilizzabili da Oliveira e Lecuona.
In sostanza, ora KTM può svolgere i test privati con il solo Daniel Pedrosa, con l'unico vincolo che i test debbano effettuarsi con un anticipo di almeno 15 giorni rispetto alla gara che si corre sullo stesso tracciato. Precisazione importante per evitare che una sessione di test si trasformi in una sorta di... FP0, anche se non con i piloti ufficiali. Daniel Pedrosa ha appunto appena svolto test preparatori a Misano, in vista dei due Gran Premi previsti per i weekend del 13 e 20 settembre.
A partire dall'anno prossimo, invece, KTM dovrà limitare i test indicando i tre circuiti di test su cui potrà lavorare in prove private, sempre con il solo Dani Pedrosa. Non solo, ma il reparto corse austriaco non potrà più sviluppare liberamente i motori, che verranno congelati a inizio anno dopo l'omologazione, consentendone le sole riparazioni e manutenzioni di minima.
Inoltre, il limite dei propulsori per ciascun pilota scenderà da 9 a 7 (in condizioni normali, ovvero senza le limitazioni attualmente in vigore per adeguarsi al ridotto numero di gare in regime di emergenza sanitaria per il COVID-19) e anche il numero massimo di partecipazioni delle wild card scenderanno da 6 a 3.
Foto: Polarity Media