L'Analisi della caduta di Rossi e delle qualifiche

L'Analisi della caduta di Rossi e delle qualifiche
Gomme fredde a cui dare del lei la causa della caduta di Rossi? In 125 favorito Espargarò, Iannone in Moto2 e in MotoGP rimane Lorenzo il più temibile | M. Temporali, Mugello
5 giugno 2010

Punti chiave


ANALISI DELL'INCIDENTE DI ROSSI


L'incidente di Rossi: al primo giro lanciato con gomme nuove, dopo un rallentamento improvviso al T3 di 9 secondi rispetto al suo passo in quella sezione (per allontanarsi da un pilota più lento), Valentino ha ripreso
a tirare all'uscita del Correntaio
e, nell'impostare a sinistra la Biondetti (terza marcia, 160 km/h circa), ha perso il posteriore, venendo disarcionato dalla moto.

I tecnici Yamaha danno responsabilità a una gomma che si è raffreddata in quell'istante in cui Rossi ha rallentato il passo. La carcassa del pneumatico Bridgestone è ricoperto di "poca gomma", che vuol dire perdere in fretta il calore accumulato. Se così stanno le cose, queste Bridgestone rischiano di

Gomme a cui bisogna dare del Lei anche dopo averle scaldate con le termocoperte e nonostante i 28°C dell'asfalto di stamattina

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catalizzare l'attenzione ad ogni caduta "anomala" dei piloti, dallo Stoner di Valencia 2009 (giro di ricognizione), a quello di Le Mans. Gomme a cui bisogna dare del Lei anche dopo averle scaldate con le termocoperte e nonostante i 28°C dell'asfalto di stamattina che, non sono moltissimi, ma non dovrebbero preoccupare ai fini del grip.

ANALISI QUALIFICHE 125


La pole position di Cortese dimostra quanto siano importanti le scie per la 125 al Mugello. Per lui, solo due passaggi in 58" in conclusione di turno. Espargarò, il favorito, al 4° giro delle qualifiche aveva già siglato il tempo di 1'58"6 che poi ha ripetuto, migliorandolo, altre tre volte in successione prima di cadere immediatamente dopo lo stop servito a montare la gomma nuova. Nel T1 è Terol il più veloce, rifilando 1 decimo a Cortese, 2 a Espargarò e Smith. Espargarò restituisce il distacco al T2, confermandosi il più rapido tra la seconda "esse" e la Casanova-Savelli.

Si riconferma poi al T4, il tratto che va dall'uscita del Correntaio alla linea del traguardo,dove guadagna altri 2 decimi. La moto più veloce in pista è l'Aprilia di Koyama, con 241,1 km/h; la Derbi del poleman Cortese, è ferma a 233.

Interessante e pungente (seppur eseguito con il sorriso del maestro) l'intervento di Roberto Locatelli ai suoi piloti ai quali ha ricordato di aver debuttato al Mondiale come wild card, nel lontano 1994, ottenendo il miglior tempo in 2'02"4, cioè solo 1,7 secondi più lento del suo pilota più veloce (ne ha 4: Tonucci, 15°, Morciano, 16°, Moretti, 22°, Pontone, 28°).

Domani la gara partirà con un treno di sei piloti, per sgranarsi probabilmente agli ultimi passaggi, dove la lotta sarà un affare tra Espargarò, Terol, Smith.

ANALISI QUALIFICHE MOTO2


Unico ad avere il ritmo dell'1'55" è Iannone, con due passaggi in successione. Elias, 2, è venuto fuori soltanto in due giri, dopo aver impostato un ritmo sul 57": per lui un solo giro, l'ultimo, il 55"8.

Il pilota dello Speed Up sembra avere una marcia in più nelle due sezioni centrali del tracciato
, dove guadagna la media di 2 decimi per ogni T, sui piloti immediatamente inseguitori. Con le scie, la Suter di

Al Mugello il motore conta, ma ancora di più manico e ciclistica

Redding è arrivata a sfiorare i 285 km/h, mentre Tomizawa, che ha il 5° tempo, ha la 34° velocità, con 270 all'ora, come anche Cluzel, che chiude la prima fila, leggermente più lento del giapponese sul dritto. Segno che al Mugello il motore conta, ma ancora di più manico e ciclistica. 35 piloti nello spazio di 2 secondi e dove il 35° è Nieto e 33° il poleman di Le Mans, K. Noyes.

ANALISI QUALIFICHE MOTOGP


Pedrosa il tempone trova sempre il modo di stamparlo, ma Lorenzo è il pilota più temibile, con un passo in 49" basso che al momento la Honda n.29 non ha. Per altro, la Yamaha di Jorge sembra viaggiare su un binario invisibile, la Honda, soprattutto in uscita di curva, pare sull'orlo di una crisi
di nervi. Difficile guidare una moto così per una gara intera. Molto più fragile è la terza posizione
di Stoner, capace solo nel run finale, con gomma morbida, di recuperare quel secondo che mancava
all'appello. Hayden, sul ritmo, è messo meglio dell'australiano. Casey, con ben 5 soste ai box,
La "carena" di Max
La "carena" di Max

ha completato il suo run più lungo con soli 4 giri tirati all'inizio, e 3 passaggi consecutivi sul finale. Negli altri quattro run, rientrava ai box dopo solo un giro lanciato. Anche oggi, ai primi cinque posti nella classifica delle velocità ci solo Ducati. 341,2 km/h Barbera, 335 la  più lenta di Espargarò. Ultima Ë la Yamaha di Spies, 220 all'ora, mentre Lorenzo tocca i 324. Le M1 sono lente, ma molto bilanciate nel misto-veloce del Mugello. Previsione: Lorenzo favorito, Pedrosa secondo, incognita per il terzo posto; ci sono 5 piloti candidati al podio a pari opportunità (Hayden, Stoner, Dovizioso, Edwards, De Puniet).

 

Da Automoto.it