Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Prima di tutto, Lucio Cecchinello è un grande appassionato di moto, alla quale ha dedicato tutta la sua vita: prima come pilota, poi nel doppio ruolo pilota/proprietario di team, quindi solo come team manager, dopo essersi ritirato dalle competizioni a fine 2003.
Dal 2006, è in MotoGP con la Honda, Casa alla quale è sempre rimasto fedele, anche se un paio di anni fa ha avuto la concreta possibilità di passare a un altro costruttore. Lucio è convinto che Honda rimanga il punto di riferimento tecnologico, anche se nelle ultime stagioni la competitività della RC213V non è stata all’altezza delle rivali.
“In Giappone - racconta nel podcast - stanno lavorando duramente e l’arrivo dell’ingegnere Romano Albesiano come direttore tecnico conferma che è cambiata anche la mentalità, che c’era bisogno di tecnici europei per recuperare competitività”.
Cecchinello racconta come si sta lavorando, cosa si sta facendo in Giappone, quali sono le priorità per migliorare una moto che nella sua versione 2025 sembra aver fatto un passo in avanti, come conferma l’ottima prestazione di Johann Zarco in Thailandia.
Come sempre, Lucio risponde con chiarezza a tutte le domande: c’è luce in fondo al tunnel? Yamaha è veramente superiore a Honda? I piloti Honda sono all’altezza della situazione? La risposta a questa’ultima domanda è molto chiara. Prima di chiudere, un piccolo ricordo del 2018, quando il team LCR vinse in Argentina con Cal Crutchlow.
Tutte le interessanti risposte di Lucio Cecchinello nella 199esima puntata di #atuttogas, online su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 16 marzo.
Appuntamento alla settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas