Moto2. L'intervista a Iannone «Mi aspettavo una gara difficile»

Moto2. L'intervista a Iannone «Mi aspettavo una gara difficile»
E' andato forte in prova e ancora più forte in gara, staccando tutti e vincendo una gara perfetta. Ecco il racconto di un Mugello da sogno | G. Zamagni, Mugello
7 giugno 2010


Andrea Iannone ha letteralmente dominato il GP d’Italia. Con in testa un meraviglioso casco raffigurante i tifosi del Mugello, omaggio agli appassionati italiani, Andrea ha rifilato mezzo secondo al giro ai suoi avversari, arrivando ad accumulare un vantaggio di quasi sette secondi.

«Mi aspettavo una gara difficile - racconta Iannone - e così è stato. La moto ha risposto bene io ce l’ho fatta».

In una categoria dove siete 25 in un secondo come si fa a dare mezzo secondo al giro?
«Sicuramente devi essere a posto e comunque quando hai voglia di vincere riesci a fare quasi tutto. Io qui volevo vincere, qui è funzionato tutto e ci sono riuscito».

L’ultimo giro da solo a cos’hai pensato?
«È stato fantastico vincere così davanti al Mugello dopo avergli dedicato anche il casco…»

L’anno scorso a Misano è stata l’ultima volta che sei stato in testa ed è andata a finire in quel modo, con un’immagine negativa, questa è invece l’immagine positiva.
«Un’immagine negativa ma perché si è visto solo il mio gesto e non altri gesti. È un discorso che non voglio riaprire, oggi voglio solo dire grazie alle persone che mi hanno aiutato e voglio che i miei tifosi si godano la vittoria come me la godo io».

È stato un inverno difficile.
«Io purtroppo non ero molto sereno per come ho finito il mondiale dell’anno scorso. Oggi sono contento di essere qui e di aver vinto».

Guarda la classifica e fai le tue considerazioni.
«Siamo quinti ma non vuol dire nulla, perché siamo tutti molto vicini ad ogni gara».

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