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LOSAIL - In Qatar, Casey Stoner è il pilota da battere.
« Nei test – conferma Valentino Rossi – lui è andato un po’ meglio di noi: abbiamo tre ore di prove e il warm up per recuperare il distacco. E sarà fondamentale non farlo scappare».
La cosa buffa è che Casey, tre successi consecutivi negli ultimi tre anni in Qatar, letteralmente odia questo tracciato, non gli piace, lo considera “piatto e poco interessante per il pilota”. Ma i risultati dicono che qui l’accoppiata Stoner-Ducati è da primato assoluto e la facilità con la quale ha dominato le ultime edizioni dicono chiaramente che è lui il punto di riferimento.
« E’ stato un inverno molto lungo – commenta l’australiano -, durante il quale si è provato poco: spero in un inizio positivo ». E’ sorridente Stoner, apparentemente tranquillo e rilassato come non lo si vedeva da tempo: forse, come dice, la pista in mezzo al deserto non gli piace, ma sa perfettamente che qui può salire sul gradino più alto del podio. « Quest’anno la Ducati ha fatto un grande cambiamento, passando al motore “Big Bang” (a scoppi irregolari, ndr): è più facile da usare ed è più dolce con le gomme. Rispetto al passato abbiamo perso un po’ di velocità massima, ma abbiamo guadagnato in tutto il resto: la GP10 dovrebbe essere più facile da guidare in ogni condizione e su qualsiasi pista »
Secondo Casey, però, i risultati dei test contano fino a un certo punto. « Ci sono state stagioni nelle quali in inverno sono andato fortissimo e poi ho avuto difficoltà inaspettate e viceversa: in gara cambia tutto, c’è molta più pressione, meno tempo per sistemare la moto: solo domenica sera capiremo qualcosa di più sui veri valori in campo. Comunque è vero che ci sono le premesse per fare una buona stagione ».
Alla fine, c’è una sola cosa che lo preoccupa: quella maledetta curva due, che a causa dell’umidità l’ha già tradito in passato e anche negli ultimi test dello scorso marzo. Un problema, per la verità, che infastidisce anche gli altri piloti, tanto che Rossi e Capirossi, i rappresentanti della sicurezza, hanno chiesto a Carmelo Ezpeleta di anticipare la partenza della MotoGP di almeno un’ora (dalle 23 alle 22 locali, ovvero dalle 22 alle 21 in Italia): difficilmente, però, verranno cambiati gli orari prestabiliti.