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Notizie ufficiali da Honda o dall’entourage di Marc Marquez non se ne hanno e nella nebbia di una comunicazione che lascia a desiderare sono molte le voci che si susseguono, più o meno credibili, sulla condizione di Marc Marquez e sui suoi reali problemi dopo l’infortunio rimediato a Jerez nel primo gran premio della stagione.
Questa volta, a provare a ricostruire l’intera vicenda, è stata la testata spagnola MotoRaceNation, che riferisce di aver acquisito informazioni da fonti molto vicine all’otto volte campione del mondo. E se la ricostruzione dovesse essere confermata staremmo assistendo all’ennesimo colpo di scena.
Perché secondo la stampa iberica, Marc Marquez ha vissuto un vero e proprio calvario nel periodo che è intercorso tra il secondo e il terzo intervento, con grosse difficoltà a ritrovare le giuste funzionalità muscolari del braccio e, soprattutto, con fitte simili a scosse elettrice alla mano destra.
Questo sarebbe dimostrato dai bendaggi alla mano con cui Marc Marquez è apparso in alcune foto postate sui social e, a proposito di foto, MotoRaceNation aggiunge: “Abbiamo sentito un fisioterapista, Ruben Garcia, e ci ha spiegato che in una foto in particolare (quella che pubblichiamo qui sotto) si può vedere che il muscolo estensore radiale lungo del carpo è interessato e che utilizza altri muscoli per eseguire movimenti di flessione del braccio e pronazione della mano”.
Un problema dovuto, stando a quanto si legge, a un interessamento del nervo radiale che era rimasto illeso dopo la caduta e la frattura dell’omero a Jerez e anche dopo il primo intervento chirurgico, ma che ha finito per lesionarsi nel corso della seconda operazione.
I problemi che hanno portato Marc Marquez sul tavolo operatorio del Ruber Internationl Hospital di Madrid, quindi, non hanno riguardato solo le difficoltà dell’osso a saldarsi adeguatamente. Per questo nell’articolo a firma di Lucio Lopez la conclusione non è delle più rassicuranti: “Dobbiamo smettere di parlare di recuperi miracolosi, bisogna recuperare il nervo radiale prima di tutto e potrebbero volerci 12 mesi”.
Difficile, a questo punto, capire se e quanto ci sia di vero in questo ennesimo allarme che riguarda Marc Marquez e, al di là delle supposizioni e della speranza che qualunque sportivo dovrebbe nutrire di rivederlo in pista prima possibile e pienamente recuperato, la certezza che si afferma è un’altra: servono notizie ufficiali, precise e inappellabili, così da chiudere definitivamente ogni spazio a voci, indiscrezioni, supposizioni e teorie che rischiano solo di minare ulteriormente la serenità del campione e dell’ambiente. Il silenzio non è mai la soluzione.