CASEY STONER VOTO 10
In prova ha mancato la pole solo per il traffico e
per un giro da primato di Lorenzo, in gara è stato perfetto: alla solita velocità
ha accoppiato una visione tattica lucidissima. In una MotoGP purtroppo noiosissima, lui entusiasma gli appassionati con una guida da applausi. Peccato che
sulla sua classifica pesino moltissimo gli errori commessi al Sachsenring e al Mugello, ma rimane il rivale più pericoloso per Jorge.
JORGE LORENZO 9,5
E’ stato quasi perfetto, ma non è bastato. Non ha nulla da rimproverarsi se non che
in queste situazioni sbaglia spesso la scelta della gomma: dopo aver girato sempre in prova con la morbida, con tempi da primato, ha optato per la dura, che però non è stata altrettanto efficace.
In gara ha provato ad andarsene, non ci è riuscito e ha resistito alla tentazione di tenere testa a Stoner: un secondo posto va più che bene per il campionato.
DANI PEDROSA 7,5
Va fortissimo, ma, purtroppo per lui non basta.
In prova aveva un gran passo, in gara ha ottenuto il giro più veloce, ma la verità è che, nel complesso,
Stoner e Lorenzo sono più forti. Una brutta notizia per la Honda in prospettiva:
come può sperare di battere Jorge nel 2013, quando Casey sarà in Australia a curare le sue mucche?
ANDREA DOVIZIOSO 7
Dopo tre podi consecutivi
ha dovuto arrendersi alla superiorità di Stoner, Lorenzo e Pedrosa. Ma, ancora una volta, ha fatto bene il suo lavoro e, ancora una volta,
è lui il primo pilota “satellite” al traguardo. I primi tre sono fenomenali, ma lui è il primo degli altri.
CAL CRUTCHLOW 6
In prova è sempre più veloce del compagno di squadra, ma
in gara finisce quasi sempre alle sue spalle.
E’ un buon pilota, ma fatica a fare il decisivo salto si qualità.
NICKY HAYDEN 7
Una volta veniva soprannominato il “mostro della Laguna”, per le due vittorie consecutive nel 2005 e 2006, adesso si deve accontentare di un sesto posto a 26”902 dal primo. Ma
Hayden non ha nulla da rimproverarsi:
ha sfruttato al massimo il potenziale della sua Ducati.
STEFAN BRADL 6
Per oltre
metà gara è stato in sesta posizione, in odore di quarto posto,
poi nel finale, come gli capita spesso,
ha rallentato. Non dimentichiamo, però, che non aveva mai corso a Laguna Seca: insomma, la sua è stata complessivamente
una prestazione discreta.
ALVARO BAUTISTA 4
In prova ha avuto un solo acuto che gli ha garantito il settimo posto,
in gara è stato totalmente inconsistente, penalizzato anche dalla scelta delle gomme, morbide entrambe.
ALEIX ESPARGARO 7
E’ spesso il migliore al traguardo tra i piloti CRT:
di più non può fare.
KAREL ABRAHAM 4
Tornava dopo un brutto infortunio: è l’unica scusante.
VALENTINO ROSSI 4
Ridateci il vero Valentino Rossi, quello che al Cavatappi faceva la differenza,
non questo che cade mentre è ottavo a una vita dai primi. Colpa sua, colpa della Ducati? Si può discutere all’infinito: la verità è che
il matrimonio teoricamente più affascinante
non funziona.
BEN SPIES 6
E’ volato non per colpa sua, ma
per un problema tecnico al forcellone, mentre stava disputando una gara più che discreta in condizioni fisiche non ottimali. Purtroppo, ancora una volta in questa stagione,
se ne va con le pive nel sacco.
TONI ELIAS 4
Ha finito la sua gara dopo un giro, finendo lungo.
Il suo ritorno in MotoGP
non ha lasciato traccia. Come era inevitabile che fosse.
HONDA VOTO 9
I suoi piloti continuano a lamentarsi per il chattering, ma
lo sforzo fatto dalla Honda anche in questa stagione
è impressionante: Pedrosa ha corso con un telaio nuovo, Stoner con quello vecchio,
entrambi con un motore inedito. E non è che prima di Laguna la moto andasse proprio male…
YAMAHA 9
La M1 è molto equilibrata, competitiva su ogni pista e in qualsiasi situazione. E’ vero anche, però, che se si guardano le prestazioni degli altri piloti,
la differenza la fa soprattutto Lorenzo.
DUCATI 5
I problemi sono gli stessi dall’inizio dell’anno, evidentemente molto difficili da risolvere. Ma mentre la Honda, super competitiva, sforna telai,
la Ducati ha sempre la stessa moto della prima gara. E’ chiaro che le risorse sono differenti: i miracoli non sono di questa terra.