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ASSEN – Sono passati appena tre giorni dalla gara di Silverstone e tutti i protagonisti sono nuovamente in pista ad Assen, dove sabato è in programma il GP d’Olanda seconda delle tre gare consecutive. Un calendario delirante, tanto come il regolamento che vieta di provare durante la stagione. Così il motociclismo, anzi, il motomondiale è l’unico sport, assieme alla F.1, nel quale non ci si può allenare. Un controsenso assoluto, specie considerando la difficoltà della MotoGP, le moto più complicate in assoluto esistenti sulla faccia della terra, come sottolinea, giustamente, Loris Capirossi (ascolta l’intervista audio, nella quale il pilota della Suzuki confessa anche di essere piuttosto demotivato per la scarsa competitività della sua RSV).
Ecco quindi che non ci si deve stupire più di tanto se due moto lasciate libere da due piloti infortunati vengano affidate a due collaudatori: la Honda di Hiroshi Aoyama a Kousuke Akiyoshi, già in pista ad Assen, la Yamaha di Valentino Rossi a Wataru Yoshikawa, che con i suoi 41 anni debutterà nel prossimo GP della Catalunya. E’ chiaro che gli appassionati sognavano un nome di grido, un pilota di livello, ma chi? Difficilissimo trovare un valido sostituto libero da contratti ed è anche inutile mandare un giovane allo sbaraglio, senza nessuna possibilità di farlo prima provare.
Una regola assolutamente da rivedere per il bene del campionato che, come già anticipato a Silverstone, tornerà ai quattro turni di prove (da 45 minuti ciascuno) già a partire dal GP di Aragon di metà settembre. Un’altra assurdità introdotta per limitare i costi, senza reali benefici, ma con conseguenze negative per piloti e squadre.
La vigilia del GP d’Olanda è stata scaldata da un sole splendente, previsto per tutto il fine settimana. Sarebbe una stranezza, mentre non lo è affatto il primato di Jorge Lorenzo, che però continua a predicare prudenza (ascolta l’intervista audio).
«A Silverstone – afferma il capoclassifica del mondiale – ho corso la gara quasi perfetta, ma qui cambia tutto: circuito, asfalto, condizioni atmosferiche. Insomma è come ricominciare da capo».
Rispetto all’anno scorso, cambia un po’ anche il tracciato, ora più corto di 13 metri per le modifiche alla curva sette, diventata, secondo i piloti, molto più veloce.
«Fino a qualche anno fa – sottolinea Casey Stoner, in una tesi condivisa praticamente da tutti i protagonisti -, questo era un tracciato unico e spettacolare, bello e impegnativo, mentre adesso è una pista normale e non troppo eccitante».
Lunghezza: 4.542 mNumero di Giri: 26
Tipologia di circuito: Low
Numero di frenate: 6
Pole 2009: V. Rossi (Yamaha)- 1’36,025’’
Tempo speso in frenata medio sul giro: 20%
Tempo speso in frenata medio previsto 2010: 18%