Le confessioni di Marco

Melandri racconta il suo inizio d'anno travolto da verdi speranze. Domani sapremo se il team privato Kawasaki ci sarà. Altrimenti sarà riposo forzato
20 gennaio 2009


Milano - 19 gennaio 2009
Alla fine c'è voluto un incontro con la stampa. Non per dire se correrà o per descrivere il feeling con la moto e con il compagno di squadra Hopkins. Niente di tutto questo, Marco ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione e per raccontarci se e quando uscirà dal pantano mediatico-sportivo in cui l'ha gettato il Team ufficiale Kawasaki.

Ero in una botte di ferro
Dopo l'annus horribilis in Ducati, l'arrivo delle moto ufficiali di Akashi aveva acceso nuove speranze nel pilota di Ravenna.
Una squadra inserita in una delle colonne portanti dell'industria pesante giapponese, il contratto bello e firmato, i test sul modello 2009 avviati. Cosa desiderare di più?
Niente.
Sino a quando un sms del manager Alberto Vergani, a fine 2008, ha dato una mazzata terrificante tra capo e collo a Melandri.
Quella che in principio pareva una burla carnevalesca, era tragicomica realtà: Marco era appiedato dal ritiro della Kawasaki dalla MotoGP.

Da ufficiale a disoccupato via sms

Marco descrive la sua reazione alla notizia dell'abbandono. Un vero incubo: da pilota ufficiale della MotoGP a disoccupato nel volgere di un sms.
Non gli pareva possibile, non dopo la firma con una delle squadre più ricche del campionato.
Oggi non si sa ancora se Melandri correrà in MotoGP nel 2009.
Entro 48 ore Michael Bartholemy gli comunicherà se il team privato Kawasaki sarà in pista con le moto in versione 2009.
La possibilità di vederlo ufficiale in Kawasaki è definitivamente accantonata. Sarà già un successo aver salvato la stagione in seno alla squadra allestita in fretta e furia da Bartholemy.
Melandri allontana con decisione l'ipotesi, circolata in questi giorni, di correre con le moto 2008. Non se ne parla. Non vuole scendere in pista per fare numero e per riempire lo schieramento, piuttosto resta fermo un anno.
A livello contrattuale la posizione di Melandri è ancora avvolta dall'incertezza. Non si sa se gli verrà corrisposto l'ingaggio per intero, per metà o per nulla. È ancora tutto da valutare. Entro il 31 gennaio la Kawasaki gli comunicherà come intende onorare gli accordi firmati nel 2008.

La Superbike può aspettare

Il pilota di Ravenna ha anche pensato alla Superbike, una specialità che segue con passione da diversi anni, ma che oggi non rientra nei suoi programmi. Il Motomondiale è il suo mondo, le gare di MotoGP lo divertono ancora ed è qui che vuole continuare a correre. Le derivate dalla serie possono attendere.
Nell'ambiente è circolato anche il nome di Gresini. E' però improbabile - per non dire impossibile - che il team italiano riesca ad allestire la terza moto per la stagione entrante. Se ne riparlerà al massimo nel 2010.

Bici e Motocross per arrivare preparati

Melandri non ha cambiato i suoi programmi. Prosegue con l'allenamento, fatto di sedute in bici e di scrubbate in sella alla moto da cross in compagnia dell'amico Cairoli. Oggi non sa ancora se gli servirà per arrivare in forma al Motomondiale o all'Isola dei Famosi...

Andrea Perfetti

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