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E’ stato convinto fin dall’inizio e ha potuto contare su una moto con cui è nato insieme. Sono le due armi in più che Fabio Quartararo ha avuto rispetto a tutti gli altri in questo 2021 e a pensarla così non è l’ultimo arrivato, ma Ramon Forcada, il più esperto tra i capomeccanici del paddock.
Forcada, che oggi lavora con Andrea Dovizioso, ha quindi individuato nella “assenza di vizi” dovuti ad altre moto un aspetto fondamentale del successo del francese, unitamente alla capacità di non perdere mai di vista un obiettivo che è stato chiaro e fortemente voluto sin dal primo giro di pista della prima gara della stagione. “Ha avuto una stagione molto intelligente, controllando e finendo tutte le gare. E’ qualcosa che nella MotoGP di adesso è fondamentale, come abbiamo già visto nel 2020 quando il più costante è stato Joan Mir – ha spiegato Forcada - Ha fatto quello che doveva fare e che si era prefissato da subito: vincere la Coppa del Mondo".
Come dire, quindi, che Quartararo ha saputo amministrare in nome di un obiettivo più grande, magari evitando di esagerare in quelle gare in cui le cose non giravano per il meglio: accontentandosi piuttosto che rischiando di finire a terra. In questo, sempre secondo Ramon Forcada, lo ha aiutato molto il fatto di non aver mai guidato una moto diversa dalla Yamaha M1 in MotoGP: “Non aveva vizi e il suo stile ha potuto essere da subito quello migliore per quella moto”.
Con il problema opposto, invece, sembra doverci fare i conti il pilota con cui Ramon Forcada lavora adesso: Andrea Dovizioso. Il forlivese s’è inevitabilmente trascinato dietro qualche retaggio degli anni passati in Ducati: “E’ arrivato con una serie di vizi da un'altra moto – ha concluso –Ma Andrea Dovizioso è un pilota davvero forte e, proprio come Fabio, capirà benissimo come far funzionare la Yamaha”