Le pagelle del GP di Germania 2016

Le pagelle del GP di Germania 2016
Nove a Màrquez, 7 a Dovizioso e 8 a Crutchlow. Per Rossi un 4, troppi errori, di strategia e non solo
18 luglio 2016

MÀRC MÀRQUEZ - VOTO 9

Diciamo la verità: un pizzico di fortuna ce l’ha. Nel warm up ha fatto una caduta pazzesca, ma se l’è cavata bene; in gara era in difficoltà con il bagnato, ma ha smesso di piovere; un errore all’11esimo giro lo ha “portato” ad anticipare il rientro ai box. Da lì in poi, però, è stato eccezionale: per non cadere con le slick nei primi giri devi essere un gran manico, avere coraggio e un controllo della moto fuori dal comune. Come dice lui stesso: quest’anno non è forse il pilota più veloce (causa moto), ma è il più consistente. Complimenti al Màrquez 2.0, ulteriore evoluzione del pilota già fenomenale degli anni scorsi.


CAL CRUTCHLOW - VOTO 8

Per non sbagliare, ha deciso di replicare le mosse di Rossi e Dovizioso («più esperti di me», ha detto): forse, con un pizzico di intraprendenza in più avrebbe anche potuto giocarsi la vittoria. Ma il secondo posto è comunque un ottimo risultato, considerando anche che non saliva sul podio dal GP Argentina del 2015: bravo.
 

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ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 7

E’ chiaro che abbia sbagliato tattica, è chiaro che avrebbe dovuto rientrare prima ai box. Ma è altrettanto chiaro che sia facile dirlo dopo o stando seduti davanti al monitor, con tutti i tempi a disposizione: quando sei lì, in pista, in condizioni difficilissime, quando l’asfalto non ti dà tutta questa sicurezza, prendere una decisione è complicato, soprattutto se ti stai giocando un grande risultato. Certo, rimane il rammarico, la sensazione di un’altra occasione persa: ma ci sono delle valide motivazioni. Comunque, sul podio.

 

SCOTT REDDING - VOTO 7

Aveva l’occasione di cogliere il secondo podio consecutivo, ma nell’ultimo giro non ha potuto resistere all’attacco di Dovizioso. E’ rientrato al momento giusto al box, non ha fatto errori: gli va riconosciuto.


ANDREA IANNONE - VOTO 5,5

Il risultato in sé non è male, Andrea è anche stato molto bravo ad anticipare il rientro, ma la verità è che non è mai stato troppo incisivo né con le “rain” né con le intermedie. E in qualifica, dopo prove da protagonista, ha vanificato una buona superiorità cadendo alla prima curva.


DANI PEDROSA - VOTO 5

E’ imbufalito con il team perché, dice, è stato costretto a ritardare il rientro ai box perché la seconda moto non era pronta. Il risultato è un’altra prestazione negativa.


JACK MILLER -VOTO 6

Non è sempre festa come ad Assen, ma la sua prestazione è stata più che dignitosa.
 


VALENTINO ROSSI - VOTO 4

Ha sbagliato strategia, ma vale il discorso fatto per Dovizioso. Ha sbagliato a montare l’intermedia al posteriore invece della slick, ma non sono stati questi gli errori più importanti: purtroppo per lui è stato troppo poco incisivo dopo il cambio moto, altrimenti avrebbe potuto salire sul podio, essendo uscito dai box assieme a Crutchlow e Dovizioso. Peccato, perché, ancora una volta, aveva dimostrato di essere molto competitivo.


HÈCTOR BARBERÀ - VOTO 6

In prova è spesso fenomenale, ma solo grazie alla scia altrui; poi in gara si perde sempre: deve imparare a lavorare in maniera differente il venerdì e il sabato. Senza dimenticare, però, che guida la Ducati più vecchia, e gli va dato atto di vincere sempre il confronto con il compagno di squadra.


ÁLVARO BAUTISTA - VOTO 6

Porta al traguardo l’Aprilia in una posizione più che dignitosa.

 


MAVERICK VIÑALES​ - 4

Sull’asciutto aveva il potenziale per giocarsi il podio, ma sul bagnato, purtroppo, si è perso: non come Lorenzo, ma poco ci manca.


JORGE LORENZO - VOTO 3

In difficoltà sull’asciutto e sul bagnato, mai nei primi dieci (Q1 esclusa) in tutti i turni di prove, nel warm up e in gara. Un disastro assoluto: dov’è finito il campione straordinario valutato 25 milioni di euro (in due anni) dalla Ducati? Se fosse un altro, si potrebbe pensare a una crisi quasi irreversibile, ma Lorenzo ha dimostrato in passato di essere in grado di riprendersi. Ma non sarà facilissimo.


DANILO PETRUCCI - VOTO 6

D’accordo, è caduto, ma ci ha provato, ha tentato di sfruttare l’occasione favorevole: sul bagnato va davvero forte, come dimostrano i sette giri disputati al comando. Ma anche sull’asciutto ha dimostrato buone qualità: è stato tradito dalla foga, ma ci può stare.
 


HONDA RC213V - VOTO 9

La tanto bistratta RC213V comanda la classifica, vince il secondo GP consecutivo e fa doppietta con una moto ufficiale e una satellite: non sembra poi così male. E al Sachesenring era efficace anche sull’asciutto. Certo, poi guardi i risultati di Pedrosa e il voto dovrebbe cambiare drasticamente.


YAMAHA M1 - VOTO 8

Inaspettatamente in difficoltà venerdì, con il freddo, ha ritrovato il solito smalto sia sabato sull’asciutto sia domenica sul bagnato. Perlomeno con Rossi…


DUCATI DESMOSEDICI GP - VOTO 8

Su una delle piste storicamente più difficili per la Ducati, la Desmosedici GP ha confermato che sono stati fatti dei progressi rispetto al passato. Ma non bastano per giocarsi la vittoria, perlomeno sull’asciutto.


SUZUKI GSX-RR - VOTO 8

La moto è competitiva ed equilibrata: il risultato negativo è determinato più che altro dalla difficoltà dei suoi piloti sul bagnato.


APRILIA RS-GP - VOTO 5

Distacchi elevati, sia sull’asciutto sia sul bagnato: è dura progredire durante le gare.

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