Le pagelle di Sepang

Le pagelle di Sepang
Una gara da 9 in pagella, una carriera da 100 e lode quelle di Valentino. Ma un bel 10 se lo becca anche Stoner. Di Giovanni Zamagni.
28 ottobre 2009

DA ZERO A DIECI: Non una vera e propria pagella, ma piuttosto giudizi mischiati a numeri. Proviamo  a ripercorrere il GP della Malesia, che verrà ricordato per lo strepitoso successo di Casey Stoner, ma, soprattutto, per il nono titolo mondiale di Valentino Rossi.

ZERO Come le cadute in gara in questa stagione di Casey Stoner, unico tra i Fantastici Quattro a non essere mai scivolato la domenica. E pensare che Casey, in passato, era soprannominato "RollingStoner"...

UNO In un solo GP, quello di San Marino, Colin Edwards non è riuscito a portare a casa nemmeno un punto: il texano della Yamaha non è sicuramente il pilota più veloce della MotoGP, ma è certamente quello più regolare.

DUE Come i piloti ritirati in questo GP, entrambi per caduta: Randy De Puniet è scivolato al secondo giro, Andrea Dovizioso al 15esimo, mentre stava lottando per la seconda posizione con il compagno di squadra Dani Pedrosa.

TRE Come i giri veloci consecutivi realizzati da Valentino Rossi, tra il 12esimo e il 14esimo passaggio: un ritmo che gli ha così permesso di ridurre il suo svantaggio da chi lo precedeva (Dovizioso) da 4"1 a 2"0.

QUATTRO A James Toseland, ultimo al traguardo, penultimo in prova: va bene che il britannico è ormai un ex della MotoGP (l'anno prossimo tornerà in SBK sulla Yamaha al posto di Ben Spies), ma con quella moto lì avrebbe l'obbligo di chiudere in maniera più dignitosa.

CINQUE Ad Alex De Angelis, in difficoltà tanto sull'asciutto quanto sul bagnato: Alex è un pilota veloce, ma ancora troppo incostante.

SEI Ad Andrea Dovizioso. Qualcuno storcerà il naso di fronte a una sufficienza a un pilota finito a terra, ma Dovi è scivolato perché stava provando a conquistare il secondo posto: un coraggio che non ha premiato, ma che deve essere tenuto in considerazione.

SETTE A Jorge Lorenzo. Anche in questo caso, il giudizio potrebbe sembrare troppo generoso, ma Jorge, ancora una volta, ha dimostrato una eccezionale capacità di reagire alle avversità e agli errori. Essere costretto a partire dall'ultima posizione per uno sbaglio prima della squadra (la moto che non partiva), poi suo (aver voluto rientrare in corsia box per effettuare un secondo giro, quando però il tempo per farlo era ormai scaduto) avrebbe annichilito chiunque. Invece Lorenzo non si è dato per vinto, provando comunque a lottare: il carattere, certamente, non gli manca.

OTTO A Dani Pedrosa. Fino a poco tempo fa, quando vedeva la pioggia piangeva per la disperazione, ma a Sepang ha conquistato il suo primo podio sotto l'acqua, ribattendo, tra l'altro, ai giri veloci di Rossi, che si stava avvicinando alle sue spalle.

NOVE Come i titoli mondiali di Valentino Rossi, che, una volta di più, si è confermato pilota straordinario, perché nonostante avesse solo da perdere, ha voluto a tutti i costi salire sul podio. Una gara da nove in pagella, una carriera da 100 e lode.

DIECI A Casey Stoner. Semplicemente mostruoso per come sa adattarsi alle situazioni più critiche. Alla fine del primo giro aveva già un secondo di vantaggio, diventati 3"8 alla fine del secondo passaggio e 5"9 alla fine del terzo. Impressionante. Da quando è tornato ha conquistato un secondo e due terzi posti, per un totale di 70 punti contro i 52 di Pedrosa, i 49 di Rossi e i 38 di Lorenzo.

Giovanni Zamagni

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