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CASEY STONER 10 E LODE
La perfezione assoluta. Vederlo guidare a bordo pista riempie gli occhi di gioia, anche in questa MotoGP (voto 4) così noiosa, seguirlo attraverso il monitor dei tempi ti lascia a bocca aperta per il distacco che infligge agli avversari. Fa quello che vuole, con una moto (Honda: voto 9) molto competitiva.
DANI PEDROSA 8
Se si considera il distacco subito a parità di moto meriterebbe un voto più basso, ma gli 8”162 di distacco sono merito di Stoner, non colpa di Pedrosa. E’ l’unico che, in qualche modo, mette un po’ di pressione a Casey,sia in prova sia in gara: solo per questo merita un applauso.
JORGE LORENZO 7
In prova fatica, arranca, sembra in grande difficoltà, poi in gara raccoglie sempre il massimo risultato possibile, su una pista evidentemente indigesta alla Yamaha (voto 7). All’inizio non sembra in grado di tenere il passo di Spies e Simoncelli, poi, però, se li è cucinati con grande facilità.
MARCO SIMONCELLI 7
Il distacco dalla vetta è ancora grande (20”646), ma il Sic ha disputato una buona gara, caparbia e determinata. Sta crescendo: conta soprattutto questo.
BEN SPIES 6
Sembrava ne avesse di più del compagno di squadra, invece, ancora una volta, dimostra di non esserne ancora all’altezza.
ALVARO BAUTISTA 7
La Suzuki (voto 6,5) è difficile da giudicare, ma è sicuramente in crescita: lo spagnolo guida bene, con grinta e determinazione.
NICKY HAYDEN 6
Come al solito lotta, compiendo anche qualche errore di troppo, ma alla fine è lui il miglior pilota Ducati al traguardo.
HECTOR BARBERA 5
Meritava un voto più alto, ma all’inizio dell’ultimo giro, pensava che la gara fosse finita e per questo Hayden l’ha passato. Un errore che rovina una prestazione tutto sommato dignitosa.
CAL CRUTCHLOW 5
Non riesce a mettersi in mostra. Unica consolazione: ha battuto Rossi.
VALENTINO ROSSI 5
Un incubo, l’ennesimo di questa stagione disastrosa. I GP, ormai, sono diventati dei test e Valentino fa quello che può con una Ducati (voto 4) che, evidentemente, non digerisce. Meriterebbe un voto ancora più negativo, ma vederlo lottare nelle retrovie, come se fosse un pilota qualunque, fa lievitare il giudizio.
HIROSHI AOYAMA 5
Un po’ meglio rispetto ad altre volte.
RANDY DE PUNIET 5
Aveva la possibilità di arrivare al traguardo come miglior pilota Ducati, ma alla prima curva il suo GP, di fatto, era già finito.
COLIN EDWARDS 4
Ti accorgi che c’è solo perché compare in classifica.
TONI ELIAS 4
Non ha finito la gara, ma sarebbe cambiato poco.
LORIS CAPIROSSI 4
Un grave errore che ha coinvolto anche Elias: purtroppo Loris ne ha pagate le conseguenze sulla sua pelle.
KAREL ABRAHAM 4
In prova era stato anche dignitoso, ma alla prima curva era già a terra.
ANDREA DOVIZIOSO 4
Un errore non da lui: aveva la possibilità concreta di salire sul podio, ma è stato tradito dalle solite gomme fredde.